Credits: Red Bull Press Area
Si è da poco concluso il GP Austria, prima gara del Mondiale di Formula 1 2020, durante il quale non sono mancati colpi di scena ancora prima della partenza, con la notizia della penalità inflitta a Lewis Hamilton per l’episodio durante la Q3, quando è stata esposta la bandiera gialla causata da Valtteri Bottas, e che lo ha costretto a scivolare indietro in griglia di partenza di qualche posizione.
Successivamente fin dalle prime curve, il gran premio è stato caratterizzato da molte sorprese, lotte ed anche problemi di affidabilità, errori anche dai box che hanno costretto diversi piloti al ritiro o ad essere penalizzati a livello di prestazione e risultati.
L’ordine d’arrivo di questo rocambolesco gran premio disputato sul Red Bull Ring, vede tagliare il traguardo in prima posizione Valtteri Bottas con la Mercedes, davanti ad un aspettato Charles Leclerc con la Ferrari e Lando Norris per la prima volta sul podio in Formula 1 con la sua McLaren. In quarta posizione Lewis Hamilton la Mercedes, buttato giù dal podio da una penalità di 5 secondi, inflittagli dai commissari di gara per il contatto avuto con Alex Albon, durante un tentativo di sorpasso da parte del pilota della Red Bull ai danni dell’inglese.
In quinta posizione Carlos Sainz con l’altra McLaren, in sesta posizione Sergio Perez con la Racing Point, seguito da Pierre Gasly con l’AlphaTauri, Esteban Ocon con la Renault, Antonio Giovinazzi con l’Alfa Romeo e Sebastian Vettel con la Ferrari che chiude la top ten.
Fuori dalla zona punti, Nicholas Latifi undicesimo con la Williams, Daniil Kvyat con l’AlphaTauri e Alex Albon tredicesimo con la Red Bull.
Piloti ritirati in questa gara: Max Verstappen con la Red Bull, Daniel Ricciardo con la Renault, Lance Stroll con la Racing Point, Kimi Raikkonen con l’Alfa Romeo, George Russell con la Williams, Romain Grosjean e Kevin Magnussen con le loro Haas.