Rosberg: 10 – Complessivamente un week-end molto positivo per il tedesco della Mercedes: dopo tre turni di libere e una qualifica che lo aveva rilegato al terzo posto, in gara si scatena. Partenza eccelsa: ottimo scatto e riesce subito ad infilare Ricciardo e Hamilton. Da li, visto anche il ritiro del compagno di squadra, è solo un’attesa per arrivare al traguardo, condita da qualche giro record. I 24s finali su Ricciardo potevano essere molti di più: basti pensare che in un solo giro, dopo la safety car, il suo vantaggio sull’australiano della Red Bull superava abbondantemente i due secondi. I parziali erano chiari: nella prima parte di gara il tedesco guadagnava un secondo tondo sulla concorrenza anche per una macchina quasi perfetta. Intanto, però, i punti di vantaggio su Hamilton sono già 25..
Ricciardo: 9 – Chi se lo sarebbe mai aspettato a podio tre settimane fa? Invece eccolo li, raggiante sul secondo gradino più alto. L’australiano, davanti al pubblico di casa, si è comportato molto bene nel week-end: ottima qualifica (2°) e ottima gestione di gara, sopratutto nella parte finale. Impensabile la vittoria visto il ritmo che ha mantenuto la Mercedes, ma questo, considerando la situazione delle altre squadre, è un ottimo punto di partenza per il ragazzo di Perth. Si confermerà in Malesia?
Ultim’ora: Ricciardo è stato squalificato dalla FIA per non avere rispettato il regolamento dei 100 kg/h. Il voto non cambia nonostante la squalifica!
Magnussen: 10 e lode – La rivelazione del week-end! Alla tua prima gara di Formula 1 è un buon risultato riuscire a finire la gara; ottimo se vai a punti; eccelso se vai a podio. Lui ci è riuscito con una gara fantastica, gestita sempre nel migliore dei modi. Forse, l’unica pecca, è la partenza, dove si è letteralmente buttato dall’altra parte della pista “tagliando la strada” ad Alonso. Immagino, però, che si stia mangiando le mani per il secondo posto mancato (in gara) proprio negli ultimi giri, piuttosto che essere molto soddisfatto per il primo podio in carriera. È la vera anima della squadra: era anche questo che mancava alla McLaren l’anno scorso. Le analogie non mancano.. Anche Hamilton finì la sua prima gara in Formula 1 al terzo posto..
Button: 8- – Ci si aspettava qualcosa in più da lui durante questo week-end. Vero, gli è mancata la Q3 per motivi di traffico, però, anche in gara, gli è mancato quel pizzico di spinta in più per riuscire a fare il salto di qualità. Parte decimo (vista la penalizzazione di Bottas) e recupera bene grazie ad un pit stop anticipato; arrivato a pochi secondi da Magnussen, però, non riesce a mantenere il ritmo del danese, arrivandogli 4s dietro sul traguardo. Essere battuti dal tuo compagno di squadra di solito non lascia molto soddisfatti i piloti, figuriamoci se è un rookie. Probabilmente ha influito anche il danno procuratosi alla punta del muso durante il pit stop (semplicemente con il carrellino per alzare la vettura da terra): bisognerà riflettere su questo punto.. Comunque è una gara positiva quella del britannico anche se, come abbiamo detto, gli è mancato quella “spinta” in più.
Alonso: 7,5 – Più di questo non si poteva fare. Alla vigilia lo spagnolo della Ferrari aveva l’obiettivo di finire la gara: ce l’ha fatta, ma che sofferenza! Secondo i più informati, però, durante la gara, la F14-T avrebbe avuto dei problemi sia con la parte elettrica della Power Unit sia con il motore termico: insomma nessuno dei due avrebbe funzionato a dovere. A ciò si deve aggiungere che la vettura 2014 di Maranello peserebbe quasi 20kg in più della concorrenza.. C’è tanto da discutere e, forse, si dovrebbe ringraziare per il 5° posto ottenuto oggi. Di più, oggi, non si poteva fare.
Bottas 7 – Dopo una qualifica al di sotto di quella che ci si aspettava alla vigilia, il pilota finlandese si riscatta, parzialmente, in gara. Una prima parte di gara molto buona: due ottimi sorpassi (uno bellissimo all’esterno su Vergne e l’altro su Raikkonen) e un ritmo gara molto consistente. Quando, ormai, era negli scarichi di Alonso, tocca leggermente il muretto esterno all’uscita della curva 10, abbastanza per forare la gomma posteriore sinistra, perdendo molto tempo per tornare ai box e sostituire lo pneumatico. Da li inizia una bella rimonta, favorita anche dalla safety car, che lo porta fino al sesto finale. Probabilmente oggi poteva arrivare a ridosso del podio se non fosse stato per il problema allo pneumatico.
Hulkenberg: 7 – Parte settimo e arriva settimo, come il suo voto. In mezzo una gara fatta di alti e bassi: buona la prima parte, in cui sembrava poter tenere agevolmente la quarta posizione; in occasione del pit stop, però, perde la posizione prima su Button e, poi, su Alonso. Da quel momento inizia una lenta discesa, condita dal sorpasso subito da parte di Bottas e con la difesa finale dall’attacco di Vergne. Complessivamente la base su cui lavorare è buona. Notizia positiva è che, almeno questa volta, Hulkenberg è riuscito a completare, per la prima volta in carriera, il Gran Premio d’Australia.
Raikkonen: 6 – Una sufficienza su cui c’è da discutere: oltre ai problemi che ha avuto anche lo stesso Alonso, ci riferiamo quindi al mancato funzionamento al massimo della Power Unit, il finlandese ha avuto anche un problema ai freni posteriori. Abbiamo notato, infatti, che più volte durante il Gran Premio Kimi è arrivato al bloccaggio degli pneumatici, arrivando lungo in ben due occasioni. Tutte cose di cui tener conto, anche se il campione del 2007 non è sembrato a proprio agio durante tutto il week-end. 20s presi dal compagno di squadra, di cui 10 proprio nella parte finale di gara, ma c’è sicuramente qualcosa da rivedere. Forza Kimi, il periodo del letargo è finito, sveglia!
Vergne: 7- – Una buon week-end per il pilota francese della Toro Rosso. Dopo il sesto posto ottenuto sotto la pioggia in qualifica, perde qualcosina in gara ma, visto il potenziale della vettura e ciò che si era pronosticato alla vigilia, sicuramente andare a punti è un risultato molto positivo.
Kvyat: 7,5 – Per essere la sua prima gara in Formula 1 non è andata per nulla male! È entrato nella top ten in qualifica ed è andato a punti oggi. Interessante notare come i debuttanti, oggi, sono andati meglio di quanto tutti ci potessimo aspettare, segnale che, forse, indica che queste vetture non sono incredibilmente difficili come ci attendavamo ad inizio anno. Il russo ha dimostrato, per ora, di poter essere quasi al livello del compagno di squadra ben più esperto e questo è da considerare come una grande soddisfazione per lui. Nota positiva: Mazzoni, commentando sulla Rai, ha finalmente imparato a pronunciare il suo cognome.
Perez: 5 – Non entra in Q3 nella qualifica e in gara finisce a oltre mezzo minuto dal compagno di squadra. Sicuramente non è il modo migliore di iniziare ma la vettura, con il compagno di squadra, ha dimostrato di esserci: ora tocca a lui riscattarsi in Malesia.
Maldonado: 6 – Quasi nessuno l’ha notato in gara ma, durante il periodo della safety car, era 11°, dopo essere partito dalla pit lane. Certo, contano tutti i ritiri che ci sono stati, ma stava facendo una gara interessante prima che si fermasse a bordo pista..
S.V. – Hamilton (si ritira per un problema alla power unit); Vettel (dura 4 giri, dopo essere stato sverniciato da Caterham e Marussia; anche per lui problemi alla power unit); Massa (buttato fuori alla prima curva da Kobayashi); Kobayashi (in partenza un problema ai freni della vettura ha messo fuori gioco sia lui sia Massa)