La Ferrari lascia Melbourne con l’amaro in bocca, con appena 14 punti ottenuti grazie al quinto posto di Fernando Alonso e all’ottavo di Kimi Raikkonen, ma anche con la netta sensazione che ci sia una montagna di lavoro da fare nei dieci giorni di tempo che la separano dalla seconda gara dell’anno, in Malesia. La Rossa non è riuscita a mettere in mostra tutto il suo potenziale per problemi elettrici che si sono presentati su entrambe le vetture: lo spagnolo ha perso una posizione allo spegnimento dei semafori scivolando al sesto posto dietro a Hulkenberg obbligato a difendersi dagli attacchi della Toro Rosso di Vergne. Eppure non c’è troppa delusione nelle parole di Fernando. «Avrei voluto iniziare la stagione con un podio, però arrivare con entrambe le macchine al traguardo è un buon risultato, una cosa che ci rende fiduciosi soprattutto sotto il punto di vista dell’affidabilità. All’inizio ho avuto qualche problema con il motore elettrico e ho dovuto fare alcuni cambiamenti sul volante, ma dopo i primi dieci giri ha funzionato tutto bene».
Le cose hanno iniziato a funzionare nel senso giusto solamente dopo la sosta: «Quando dopo il pit-stop sono riuscito a passare Hulkenberg il mio ritmo è decisamente migliorato, anche se era impossibile sorpassare». Eppure il distacco dal leader della corsa, Rosberg, crea un po’ di preoccupazione nello spagnolo: «Trentacinque secondi dal leader sono troppi e per capire quanto ci vorrà a colmare questo divario dobbiamo analizzare la gara, comprendere quali sono i punti forti e i punti deboli della vettura, e per questo i giri che ho fatto dietro a Nico possono darci indicazioni molto utili. Siamo una grande squadra e ho fiducia totale nei nostri ragazzi, perché oggi hanno fatto un ottimo lavoro. Questa nuova Formula 1 è ancora tutta da capire, la gara è stata molto strana, molto difficile, ma è stato solo l’inizio. Ora per la Malesia dobbiamo fare meglio».