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Sabato 31 agosto 2024
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Domenica 01 settembre 2024
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Gran Premio Arabia Saudita

GP Arabia Saudita, FP2: Leclerc sbaglia ma resta in testa

Controversie legate alla sicurezza in seguito ad un bombardamento nei dintorni del circuito prima delle FP2 del GP dell’Arabia Saudita: si corre lo stesso

Seconda sessione di prove libere iniziate in un regime un po’ particolare, in seguito all’attacco missilistico ad una struttura di Aramco, a pochi chilometri dal Jeddah Corniche Circuit. Nelle FP2 del GP dell’Arabia Saudita regna Leclerc, così come nelle FP1, il quale però ha danneggiato la propria vettura in seguito allo scontro con un muretto. Per quanto riguarda il passo gara, Red Bull domina, soprattutto con Verstappen, ma anche Perez e Hamilton fanno registrare tempi validissimi.

Uno strano inizio, ma Red Bull e Ferrari volano

15 minuti di attesa rispetto l’orario previsto per via di bombardamenti a pochi chilometri dal circuito. Allo scattare della luce verde scendono tutti in pista, esclusi Verstappen e Perez che attendono ai box. La scelta di mescola varia tra media e hard, prediligendo la gialla. Subito Sainz si lamenta del bouncing, come avvenuto nella sessione di qualche ora fa. Dopo 5 minuti però sono proprio le Ferrari a comandare la classifica dei tempi: il distacco tra Leclerc e gli altri è però abissale. Il più vicino, il suo compagno Sainz, dista oltre un secondo, limando successivamente il tempo portandosi ad un distacco di 7 decimi.

Verstappen ci prova, ma anche lui non riesce a raggiungere il monegasco e nemmeno l’altro pilota Ferrari: terzo posto per lui. Ottimo inizio di Norris, quarto. Arriva nel frattempo la notizia che alle 20, ora italiana, Stefano Domenicali richiamerà team e piloti per discutere della situazione missilistica dei dintorni. Leclerc continua a migliorarsi, così come Sainz che riduce la distanza ad un decimo. Si avvicina anche Verstappen. Hamilton solo decimo, con una Mercedes che continua a mostrare tutti i problemi avuti già nel passato weekend.

Il numero 1 corre e corre bene, si migliora fino ad arrivare in prima posizione, separato di appena due millesimi dal monegasco del Cavallino. Non dura molto il buon momento della McLaren, che scende ben presto a metà classifica con entrambi i piloti, per poi vedere Norris tornare quinto ma che non riesce ad avvicinarsi a coloro che hanno fatto il tempo con mescola media. Parte il giro con gomma rossa per le due Ferrari: Sainz trova molto traffico e non si migliora, Leclerc va primo (sebbene anche lui abbia trovato traffico). Le Mercedes si portano 5-6, ma con distacchi importanti. La classifica nei top 5 rispecchia la qualifica del Bahrain.

Leclerc sterza troppo, ma nessuno ne aprofitta

Ancora problemi per Magnussen, questa volta al motore. Nello stesso momento, Verstappen, appena lanciatosi, rischia di perdere la vettura alla prima curva, dovendo abortire il giro. La Haas arriva al punto di fermarsi in mezzo alla pista, ma una semplice VSC basta per recuperare la vettura: Verstappen si trova, nuovamente, ad abortire il giro lanciato. Problemi anche per Charles Leclerc, che ha battuto l’anteriore sinistra contro il muretto di curva 1, che riporta la sua F1-75 all’interno dei box, che finisce così la sua sessione. In ogni caso la sua prestazione non viene superata da nessuno, a 15 minuti dal termine.

La fine della sessione viene dedicata alla simulazione di passo gara, con fenomenali tempi delle Red Bull e dei buoni crono di Hamilton, ai livelli di Verstappen. Il suo compagno, Russell, gira invece oltre un secondo più lento del 7 volte campione del mondo. Nel frattempo di vede bene il braccetto rotto della monoposto numero 16. Si sta lavorando anche nell’altro box Ferrari in quanto anche Sainz, con il posteriore, avrebbe urtato un muro. Tornando al passo gara, ottimo quello di Fernando Alonso. La sessione termina con un po’ di anticipo (con bandiera gialla) per un’ulteriore problema in casa Red Bull: il motore abbandona Yuki Tsunoda.

La classifica

Credits: Formula 1 Twitter
Published by
Carlotta Ramaciotti