Credits: Ferrari Media Center
Dopo il disastro andato in scena in Brasile, i due piloti Ferrari hanno la necessità di riscattarsi, cercando di chiudere in bellezza. Proprio per questo non hanno perso un secondo del loro tempo.
Sin dalle prove libere della mattinata hanno lavorato sodo in vista delle qualifiche di domani, per poi spostare la propria attenzione sulla gara di domenica. Una gara che chiuderà la stagione di alti e bassi di entrambi, preparando la Rossa al prossimo intenso anno.
Secondo il monegasco della Ferrari la prima giornata ad Abu Dhabi non ha realmente messo sul piatto il vero potenziale degli altri piloti. Solo domani, infatti, si avrà una vera percezione del livello degli altri team.
Ragionando sulla propria performance, Leclerc ha ammesso di aver vissuto una giornata complessa con il team. Il bilanciamento della vettura non era ancora perfetto, oltre al fatto che quello di Abu Dhabi è un circuito molto difficile anche per le gomme.
“Per quanto ci riguarda, sembra che siamo veloci nel primo e secondo settore, mentre abbiamo ancora del lavoro da fare per riuscire a essere competitivi nel terzo. Sarà soprattutto su quella parte del circuito che ci focalizzeremo nell’analisi dei dati, in modo da cercar di migliorare domani”.
Nonostante tutto, la differenza tra la prima e la seconda sessione è apparsa evidente, nonostante ci siano ancora dei dettagli da limare. Un aspetto, questo, sottolineato anche dallo stesso Leclerc, che per l’ultima battuta del finale spera in una gara perfetta.
Situazione analoga quella evidenziata dal pilota tedesco. Durante la prima sessione di libere, Vettel è addirittura andato a muro in seguito a un testacoda di cui lui stesso si è detto particolarmente sorpreso.
“Sapevo che avrei dovuto gestire il posteriore in curva 19, ma non ci sono riuscito, anche per un po’ di sfortuna. Tuttavia non è stato nulla di grave, dal momento che ho danneggiato solo un cerchio”.
Il tedesco della Ferrari ha poi concordato con Leclerc sulla difficoltà di raggiungere buoni tempi nel terzo settore. Il problema sarebbe dovuto alla mancata temperatura degli pneumatici, che per un Gran Premio come questo potrebbe essere davvero determinante.
“[…] facciamo fatica a far lavorare le gomme nel giusto range di temperatura e di conseguenza la vettura è difficile da guidare. Chiaramente più si va vicino al limite e più ciascuna monoposto diventa complicata, ma lo sappiamo e siamo qui per spingere al massimo”.