Venerdì 30 agosto 2024
Libere 1 – Ore 13:30 – Diretta su Sky Sport F1
Libere 2 – Ore 17:00 – Diretta su Sky Sport F1
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Sabato 31 agosto 2024
Libere 3 – Ore 12:30 – Diretta su Sky Sport F1
Qualifiche – Ore 16:00 – Diretta su Sky Sport F1
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Domenica 01 settembre 2024
Gara – Ore 15:00 – Diretta esclusiva su Sky Sport F1
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Curiosità dalla F1

Formula 1 | World’s Fastest Gamer: nel pieno delle difficoltà sul circuito di Austin

Gli incoraggianti risultati ottenuti sull’ottovolante giapponese di Suzuka ci hanno convinto a continuare la nostra esperienza nel World’s Fastest Gamer della McLaren, che per la seconda tappa di iRacing è proseguito sul difficile Circuit of The Americas di Austin, in Texas. Lunga 5,513 km per 20 curve, questa pista segue l’andamento naturale della zona circostante e definisce un layout al quale è stato inizialmente molto difficile adattarci.

Le nostre difficoltà si sono concentrate prevalentemente nelle staccate della prima curva, tutta in salita e che ci ha mandato in tante occasioni in testacoda, e in quella della curva 12, posta al termine del lungo rettilineo di 1 km e che ci ha portato all’inizio al bloccaggio completo, con conseguente perdita di decimi preziosi sul tempo finale del nostro giro. Lavorando sul set-up di base della nostra McLaren, reso un po’ più reattivo a livello delle sospensioni ma anche nei settaggi dell’elettronica della MGU-K Honda, siamo riusciti a trovare il giusto compromesso che volevamo, per cui in seguito ci siamo buttati nella mischia della nostra prima gara.

Ma se nelle prove libere avevamo un ritmo convincente, durante i 18 giri di corsa la nostra fiducia è praticamente scomparsa: non avevamo feeling nell’affrontare le difficili parti del circuito di Austin e tenevamo costantemente un piede puntato sul pedale del freno proprio per non sbagliare e buttare tutto alle ortiche. Alla fine abbiamo portato a casa solamente un sesto posto sotto la bandiera a scacchi, bissato nella seconda manche di giornata in cui la nostra McLaren è stata fin troppo incline alle perdite di aderenza.

Problema che si è manifestato anche nella terza gara, in cui avremmo potuto giocarci la vittoria se non fosse stato per un cronico sottosterzo che ci ha mandato in testacoda improvvisamente quando stavamo lottando con il coltello tra i denti. Il terzo posto al traguardo non ha reso giustizia degli sforzi che abbiamo fatto per recuperare il tempo perduto, ma questo ci ha dato la consapevolezza che, ad Austin, avremmo dovuto giocare in difesa centrando solamente dei piazzamenti importanti per la classifica finale e, ancora di più, per l’esperienza in pista.

Le ultime due gare le abbiamo terminate entrambe al quarto posto, ma se nella prima un contatto in partenza alla prima curva ha influenzato la nostra prestazione (basta vedere in che condizioni abbiamo portato ai box la nostra MP4-30), nella seconda l’ennesima perdita di aderenza ci ha fatto spazientire al punto che abbiamo deciso di non fare di più di quanto effettivamente potevamo fare. Prendersi dei rischi sul COTA è stata una tattica che non ha pagato, ma che proveremo di nuovo nella prossima tappa sull’Autodromo di Monza. Riusciremo a recuperare la competitività che abbiamo lasciato sull’ottovolante di Suzuka?

Published by
Giulio Scrinzi