© McLaren press area
Da Zandvoort a Silverstone, un’altra volta: il World’s Fastest Gamer, concorso proposto dalla McLaren per la ricerca di un pilota virtuale da inserire nel suo team di Formula 1, ci ha portato per il terzo appuntamento dedicato a rFactor 2 di nuovo sulla pista inglese dove avevamo già gareggiato nella prima tappa.
Stavolta, però, non siamo scesi tra i cordoli del classico layout GP dove corre la F1 e il Motomondiale, ma piuttosto sulla stretta e complicata variante International: questa è essenzialmente una parte del tracciato britannico destinato a competizioni differenti dalle solite che vediamo in TV, come i Campionati GT oppure quelli dedicati alle vetture storiche. La sua lunghezza è ridotta a soli 2,979 km ed è composta dal primo e dall’ultimo settore sul quale abbiamo già cercato di fare il tempo nel primo round di qualche settimana fa.
La novità? La sezione centrale: dopo le velocissime curve Abbey e Farm, infatti, ci troveremo a dover svoltare a destra piuttosto che proseguire a sinistra verso la zona dello stadio, e di fronte a noi saremo chiamati ad affrontare due svolte fondamentali per un buon tempo sul giro.
Si tratta della Village e della malefica Loop, una curva secca a 90° che riporta sull’Hangar Straight e verso il traguardo, passando ovviamente dalle celebri Stowe, Vale e Club.
Il primo approccio con il layout International del circuito di Silverstone ci ha dato l’impressione che tutto fosse veramente troppo semplice: dopo i primi tentativi terminati, come al solito, nell’erba, abbiamo preso un buon ritmo con la nostra McLaren 650S GT3 e a quel punto abbiamo iniziato a lavorare sul set-up.
Giù la pressione delle gomme e i gradi dell’ala posteriore, largo alle modifiche di campanatura e convergenza nell’intento di limare anche solo qualche millesimo di secondo… e il primo riscontro è stato un convincente 1’01”668 che ci ha garantito la 73esima posizione provvisoria.
Poi, però, sono iniziate le difficoltà: la guerra contro il cronometro ci stava aspettando, come del resto quella nei confronti della Loop, che per essere aggredita al meglio prevedeva un ingresso nella Village veramente perfetto.
Il segreto per riuscire in un ottimo primo settore? Provando e riprovando alla fine siamo riusciti a scoprirlo: leggera puntata di freno in anticipo, inserimento deciso e traiettoria spigolosa senza staccare totalmente il piede dall’acceleratore e raddrizzando alla svelta il volante.
Il nostro set-up, tuttavia, non ci permetteva comunque di scendere con i tempi: su questo layout abbiamo quindi dovuto optare per un compromesso, dal momento che il primo e l’ultimo settore, molto veloci, hanno richiesto un assetto molto scarico mentre per affrontare la parte centrale serviva stabilità ma anche tanta agilità per danzare al meglio tra le curve.
Una volta trovata la soluzione modificando i parametri che ci ha concesso rFactor 2, siamo scesi di nuovo tra i cordoli e siamo riusciti a spuntare il nostro miglior tempo di sessione, un ottimo 1’01”382… che però poteva essere abbassato ulteriormente di mezzo decimo a causa di una piccolissima imprecisione nell’accelerazione successiva alla curva Vale, dove la nostra McLaren si è letteralmente piantata a terra. Poco male, perchè con il nostro hot lap abbiamo chiuso questa terza tappa al 117esimo posto su quasi 400 partecipanti, ma soprattutto a un solo secondo e 123 millesimi dai migliori della classe.
Ora ci aspetta l’ultimo appuntamento, di nuovo sul circuito di Silverstone ma sull’ancora più veloce variante National. Saremo abbastanza bravi da entrare nella Top 20?