Venerdì 30 agosto 2024
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Sabato 31 agosto 2024
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Domenica 01 settembre 2024
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Formula 1 | Vettel vs Schumacher: secondo Marc Genè due ferraristi uguali… ma diversi

Da quando Sebastian Vettel è approdato in Ferrari nel 2015, gli appassionati del Cavallino Rampante hanno sicuramente visto nel giovane tedesco il degno erede del leggendario Michael Schumacher, sette volte Campione del Mondo e ancora oggi miglior pilota della Formula 1.

Come Schumi, entrato nella grande famiglia Rossa dopo due mondiali vinti con la Benetton nel 1994 e nel 1995, anche Seb ha vestito la tuta modenese dopo aver vinto in lungo e in largo con la sua Red Bull. E, allo stesso modo, come il Barone Rosso di Kerpen ha dovuto affrontare un lungo periodo di adattamento prima di poter trovare il feeling giusto con la sua attuale SF70H.

Tuttavia, i due, per quanto simili, presentano delle differenze che possono essere colte solamente da una persona interna che ha lavorato a loro stretto contatto: si tratta di Marc Genè, attuale tester della Ferrari che ha avuto la fortuna di collaborare con entrambi in due ere decisamente diverse.

Vettel? Certo, mi ricorda molto Schumacher – ha affermato lo spagnolo – La sua attenzione ad ogni minimo dettaglio, sempre alla ricerca della perfezione… Anche se sono di due generazioni differenti, hanno sempre lavorato molto duramente. Hanno un grande talento e tantissima dedizione: Seb, per esempio, è spesso l’ultimo pilota a lasciare il paddock. Studia molto i video, poi parla con gli ingegneri di pista per affinare sempre più le sue performance”.

Tuttavia, a differenza di Michael, Vettel è molto più “italiano” – ha continuato Genè – Ha una grande passione per la Ferrari, e ora sta vivendo il suo sogno. Ama la sua squadra e con i ragazzi ha tantissima familiarità: vive nel presente, ma è molto interessato anche alla storia del Cavallino. Schumacher, al contrario, lavorava duro, aveva un buon rapporto con il team ma… era più interessato a vincere che a tutto il resto. Sono entrambi dei leader, per certi versi simili ma per molti altri decisamente differenti”.

Published by
Giulio Scrinzi