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“Sono veramente incredulo! Questa opportunità è arrivata a sorpresa, ma io non ho mai smesso di credere nel mio sogno di guidare una Formula 1”, queste le prime parole di Brendon Hartley, che nei giorni scorsi è stato al centro della cronaca per la possibilità di sostituire Pierre Gasly al volante della Toro Rosso STR12 nel prossimo GP degli Stati Uniti.
Un’eventualità che, alla fine, ha trovato concretezza, dal momento che il neozelandese è stato scelto dalla Scuderia di Faenza per affiancare il rientrante Daniil Kvyat sul Circuit of The Americas.
Cosa ha spinto la compagine italiana a scegliere proprio Hartley? Sicuramente la sua grande esperienza nelle classi propedeutiche a quelle del Circus iridato, come la Formula Renault 3.5 e la GP2, anche se Brendon, ormai, sembra aver creato il proprio mondo nel Mondiale Endurance.
Nel WEC, infatti, il neozelandese ha infatti centrato il Titolo 2015 nella classe LMP1 con la Porsche 919 Hybrid grazie all’impegno congiunto con Mark Webber e Timo Bernhard, mentre quest’anno ha trionfato nella 24 Ore di Le Mans sempre ai comandi del prototipo di Stoccarda. In questi giorni, inoltre, è impegnato nella 6 ore del Fuji, un appuntamento che, una volta terminato, gli permetterà di prendere parte al GP degli Stati Uniti, dove tornerà ai comandi di una monoposto dopo quell’ultimo test con una Toro Rosso nel lontano 2009.
L’esordio sul circuito di Austin sarà per lui un’opportunità più unica che rara, che gli permetterà di mettere in luce tutto il suo talento: “Da quando ero un pilota di riserva per Red Bull e Toro Rosso sono cresciuto molto e gli anni difficili mi hanno reso più forte e determinato – ha commentato Hartley – Voglio ringraziare la Red Bull per la chance che mi è stato offerta, ma anche la Porsche per avermi permesso di partecipare al prossimo GP degli Stati Uniti. Questo sarà il mio vero debutto in F1, per il quale mi sento pronto a fare del mio meglio”.