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Lo aveva anticipato il collega tedesco Michael Schmidt quando ancora l’inverno non era cominciato, ora sono realtà, le Formula 1 tornano ad avere le maxi-pinne al posteriore. Tornano e non nascono perché le pinne in versione extra large, in Formula 1, già hanno avuto il loro spazio. Il primo a portare l’innovazione nella massima serie del Motorsport è stato Adrian Newey, dotandola alla sua RB4 del 2008, elemento utilizzato successivamente dalla Ferrari sulla F10 del 2010 per poi essere bandito al termine della stagione. I progettisti sono comunque riusciti, tramite un escamotage, a farle tornare: infatti, regolamento alla mano, l’articolo 3.8.4 ne limita ma non preclude la presenza.
Ora proviamo a capirne la funzione. La pinna è una grossa deriva verticale che funge da prolungamento del cofano motore verso il posteriore della vettura. Se nel WEC è utilizzata per rendere più sicure le vetture, in Formula 1, ha funzioni prettamente aerodinamiche. I regolamenti 2017 impongono l’utilizzo di un’ala posteriore in posizione più bassa rispetto alle passate stagioni(800 mm rispetto ai 950 mm del 2016) oltre ad essere 200 mm più larga, questo fa sì che i flussi turbolenti provenienti dall’asse anteriore della vettura investano l’ala stessa provocando uno scompenso aerodinamico. Grazie alla pinna si può pulire maggiormente l’aria che colpisce quella zona, aumentando così l’efficienza aerodinamica del retrotreno della vettura. L’utilizzo di essa risulta importante soprattutto per i team che utilizzano un assetto poco picchiato e per questo è particolare non vederla sulla Mercedes. Un assetto rake, infatti, permette una maggior efficienza al posteriore.
Al momento, dei team che si sono svelati, solo la Mercedes ha optato per il non utilizzo della maxi-pinna mentre gli altri team hanno deciso per una pinna stabilizzatrice parallela ed orizzontale all’estremità del cofano motore, qualcosa di diverso, invece, pare aver fatto la Williams, tagliando la pinna fino all’altezza del mainplane all’ala posteriore e appoggiandola sullo scarico (ne capiremo di più dopo la presentazione di domani), una soluzione intermedia tra Mercedes e gli altri team.
Samuele Fassino