L’indiscrezione è di qualche giorno fa e parte direttamente da Bernie Ecclestone. Il Patron della Formula 1, proprio alla vigilia del GP di Singapore aveva lasciato intendere come, nel caso qualche team cedesse per forze maggiori, ci sarebbe la possibilità di avere in pista la famosa terza vettura per i top team, un costo di circa 32 milioni di euro, secondo una prima valutazione fatta da Toto Wolff della Mercedes. Eppure nonostante la spesa, l’idea ha accolto il favore di Mercedes, Ferrari, Red Bull e McLaren. L’idea di Ecclestone, per garantire una griglia di partenza numerosa e di alto livello, non è nuova, ma è tornata in auge nell’ultima settimana dopo i rumors che vorrebbero la Sauber e la Marussia in pesantissima crisi finanziaria.
Se le scuderie medio-piccole non hanno accolto con piacere l’iniziativa, sono stati i top team a schierarsi con Ecclestone, nonostante l’evidente aumento dei costi e i dubbi di Eric Boullier della McLaren: «Ci sta bene, ma il costo per schierare una terza vettura ammonterebbe a circa 32 milioni di euro», ha sottolineato Toto Wolff. Della stessa opinione è anche Chris Horner della Red Bull: «Ci adegueremo e se effettivamente questo progetto andrà in porto, sulla terza vettura metteremo un giovane», ha confermato il team principal della scuderia austriaca. E anche la Ferrari segue la linea di pensiero dei suoi predecessori: «La terza monoposto riguarda principalmente lo spettacolo. La gente preferisce vedere tre Red Bull, Ferrari e Mercedes rispetto ad altre macchine», ha commentato un portavoce della Rossa al quotidiano iberico AS.