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Nicholas Tombazis, responsabile della Commissione monoposto della FIA, promuove le norme aerodinamiche introdotte in questo 2019: “Le norme sono state pensate per far rientrare un po’ l’effetto outwash e rendere più semplice per le macchine correre vicine tra loro”, ha dichiarato.
“L’obiettivo di ottenere gare con più lotte e monoposto più vicine è stato perseguito anche attraverso le modifiche all’ala posteriore, più larga e profonda. Per tanti versi si è trattato di una scommessa certa, sapevamo avrebbe aumentato l’effetto del DRS e consentito a una macchina di avvicinarsi a quella davanti più facilmente”.
“Alcune simulazioni mostravano un incremento dei sorpassi del 10%. In altre gare, le stesse simulazioni prevedevano un incremento più marcato, fino al +50% dei sorpassi. Queste simulazioni sono state effettuando tra macchine con i regolamenti di quest’anno in gare dello scorso campionato”.
Non tutti gli appassionati si sono detti entusiasti di queste modifiche, specie dopo il primo GP: “Non ci aspettavamo miracoli nella prima gara in Australia, in generale si tratta di un passo nella giusta direzione sul fronte aerodinamico”, ha concluso Tombazis.