Credits: © Scuderia Ferrari Press Area
Dopo novanta giorni di digiuno la Formula 1 ha riacceso i motori e lo ha fatto con l’inizio dei test pre-stagionali lo scorso 27 febbraio sul circuito spagnolo di Montmelò, ormai tappa fissa del precampionato. Terminata la prima 4-giorni i tempi sul giro hanno dato ragione a Mercedes ma ancora di più a Ferrari che è sembrata essere in gran forma. Vediamo però quali sono state le impressioni che hanno fornito le dieci vetture sul circuito catalano.
La Ferrari ha confermato sulla pista le buone sensazioni fornite dai lap time, la vettura del team di Maranello ha mostrato, anche grazie al passo corto, un ottimo equilibrio generale: unica pecca, forse, un eccessivo sovrasterzo in uscita di curva. Se la Rossa ha dato ottime indicazioni non si può dire di meno del team tre-volte consecutivamente campione del mondo, la Mercedes: le Frecce d’Argento restano il benchmark della Formula 1, impressionando sia in percorrenza che in inserimento di curva. Una monoposto, quella tedesca, che però sembra non aver ancora trovato il miglior setting, cosa naturale visto una vettura a passo lungo richiede più lavoro di ottimizzazione. Più difficile da valutare la Red Bull, i bibitari hanno avuto diversi problemi ed hanno concluso meno tornate rispetto agli altri due top team senza inoltre mai cercare il tempo.
La sorpresa del 2016, la Force India, ha evidenziato un’ottima stabilità nella percorrenza, specie di curva 4, figlia del passo lungo della monoposto, bene anche la Toro Rosso, tranne in trazione dove è sembrata spesso “galleggiare”. Capitolo McLaren, l’inizio di 2017 per il team motorizzato Honda è stato finora da dimenticare, la Power Unit sta dando molti problemi ed i pochi giri effettuati hanno permesso poco lavoro di setup, risultato: una vettura piuttosto nervosa ma con un punto di forza, l’inserimento in curva. Caratteristica, quella del team con sede a Woking, che porta con se anche la Sauber che, grazie ad una monoposto molto corta, ha evidenziato una grande agilità nel lento: paga, però, ancora molto in termini di carico aerodinamico. Un buon equilibrio generale lo ha mostrato la Renault, che si candida ad essere la sorpresa della stagione 2017. Dietro la lavagna, oltre alla già citata McLaren, finiscono anche la Williams (Disa-Stroll a parte) che continua nel suo cronico problema di mancanza di carico al posteriore e la Haas, a tratti quasi inguidabile nell’ultimo settore.
Capitolo Power Unit. L’unità di potenza che “strilla” di più è senza dubbio la Mercedes, quella dai decibel più alti, seguono Ferrari e Renault, quest’ultima caratterizzata da scoppiettii in fase di scalata con marce basse. Decisamente inferiore il rombo Honda e visto che manca pure l’affidabilità…
Samuele Fassino