Dopo le illazioni sullo stato di salute di Michael Schumacher, il mondo della Formula 1 continua a creare problemi a Philippe Streiff. La FIA ha annunciato di aver intrapreso un’azione legale per diffamazione nei confronti dell’ex pilota francese che si era lasciato andare ad alcuni commenti un po’ troppo spinti a riguardo di quanto avvenuto a Jules Bianchi, ancora ricoverato a Nizza a causa delle gravi lesioni rimediate alla testa, nelle fasi finali del GP del Giappone 2014. Secondo l’ex pilota di Formula 1, il gruppo di esperti che ha investigato sull’incidente avrebbe pensato solo ed esclusivamente a scagionare la Federazione Internazionale da ogni colpa, commenti che hanno fatto andare su tutte le furie il numero uno della FIA, Jean Todt.
Come ha riportato anche Autosport la Federazione Internazionale ha rilasciato una dichiarazione in cui critica la posizione di Streiff, obbligato a stare su una sedia a rotelle a seguito di un incidente avvenuto durante un test in Brasile nel 1989: «La FIA, il suo presidente Jean Todt, così come il presidente della Commissione Medica Gerard Saillant, sono costernati per le dichiarazioni rilasciate su di loro da Philippe Streiff nei suoi recenti commenti relativi allo stato di salute di Jules Bianchi– prosegue la nota – La FIA, Jean Todt e Gerard Saillant dichiarano categoricamente che gli insulti e le diffamazioni arrivate da Philippe Streiff sono assolutamente infondate e dimostrano un intento doloso».
Proprio per la gravità delle affermazione ricevute da pare dell’ex pilota di Formula 1 gli avvocati hanno ufficialmente presentato una denuncia per diffamazione pubblica: «Tenuto conto della gravità di questo attacco deliberato alla loro reputazione, hanno dovuto chiedere ai loro avvocati di presentare una denuncia per diffamazione, in maniera tale da arrestare immediatamente le affermazioni di Streiff e da sanzionarle nella maniera appropriata. Anche perché si tratta di una vicenda che non fa altro che aumentare le sofferenze della famiglia Bianchi, per la quale vogliamo ribadire il nostro supporto».