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L’adozione del nuovo logo Formula 1 ha creato molti dissensi da parte dei fans: se da una parte assume una visione più futuristica, dall’altra snatura la vecchia concezione. Proprio riguardo tale argomento è intervenuto il responsabile della gestione sportiva di Liberty Media, Ross Brawn: “Negli ultimi giorni la domanda era se la necessità di cambiare logo fosse una priorità e la risposta è sì.”
“A parte ad un aspetto commerciale, il nuovo logo è molto più flessibile circa il suo utilizzo, specialmente quando viene applicato al merchandising ed al mondo digitale. Questo ha un impatto. Il vecchio logo non era né iconico né memorabile.”
“E’ stato importante far capire ai fans della Formula 1 che siamo entrati in una nuova era. Il nostro sport sta cambiando e deve guardare al futuro ed anche al proprio impatto nell’attirare nuovi supporters, specialmente i giovani. Crediamo che il nuovo logo esemplifichi questo desiderio: in un mondo dove la comunicazione visuale è oltremodo importante, dobbiamo anche muoverci verso quella direzione”.
Settimana scorsa Abu Dhabi non ha visto di scena solo l’ultimo evento di Formula 1 “reale” ma anche la prima finale mondiale degli Esports che ha da subito catturato l’attenzione degli addetti ai lavori. Il duello per la vittoria tra i due piloti virtuali Brendon Leigh e Fabrizio Donoso Delgado ha creato in molti un’adrenalina simile se non pari a quella di un vero GP.
Lo stesso Ross Brawn si è detto soddisfatto dello show offerto dagli Esports, sperando di poter replicare tale spettacolo anche sui circuiti reali: “Sabato pomeriggio nel paddock c’erano molte persone inclusi piloti ed ingegneri, tutti a guardare la finale sul grande schermo e sembravano tutti chiaramente eccitati da ciò, in special modo l’azione di sorpasso di Leigh nel giro finale che lo ha visto vincere gara e titolo.”
“Sarebbe bello avere qualcosa di simile anche sul tracciato reale. Azioni come quelle a volte succedono per davvero. Penso al 2008, nella gara finale in Brasile; ma non sarebbe positivo se succedesse più spesso?”