La distribuzione dei fondi economici tra i team è ormai da tanti anni motivo di discussione. Secondo molti è da una distribuzione più equa del denaro che bisognerebbe ripartire per migliorare i contenuti di questa Formula 1. L’attuale direttore del Motorsport, Ross Brawn, ha detto che la stessa Ferrari ha riconosciuto la necessità di una divisione più efficace dei montepremi.
Per quanto sottoscritto nel Patto della Concordia, la Ferrari ha diritto a 62 milioni di euro solo per la partecipazione. In aggiunta vanno calcolate le entrate dovute ai risultati e alla classifica Costruttori. Allo stesso modo, i team all’inizio di ogni campionato devono versare una quota d’iscrizione pari a 431.638 euro. In più va pagata una quota variabile pari a circa 5000 euro per ogni punto fatto dal team nella mondiale Costruttori l’anno prima.
Mentre lo storico schema di incentivi ai pagamenti – di cui beneficiano anche Red Bull e Mercedes – probabilmente rimarrà invariato per i prossimi anni, Brawn insiste sul fatto che il compromesso sarà in prima linea con un nuovo accordo di distribuzione del denaro.
“C’è troppa disparità tra i primi due o tre team e il resto della griglia”, ha detto Ross Brawn in un convegno a Londra questa settimana.
“C’è un gruppo di squadre che potrebbe finire in ultima posizione e guadagnare comunque di più del team che ha vinto il campionato del mondo. Dobbiamo riconoscere l’importanza e la storia della Ferrari in questo sport. La loro posizione in Formula 1 è fondamentale. Ma dobbiamo anche trovare un equilibrio tra quella riconoscenza e una posizione equa per il resto del gruppo. Sappiamo che con una distribuzione migliore delle entrate, avremo una Formula 1 migliore” analizza l’ex direttore tecnico della Ferrari.
Brawn sostiene che prevarrà il buon senso nei confronti della posizione privilegiata del Cavallino e degli altri top team. “Non attireremo mai nuovi team quando la una distribuzione dei soldi è così ingiusta. La Ferrari lo capisce, combatteranno con le unghie e con i denti per ottenere il meglio possibile, ma la logica avrà un ruolo cruciale nel cercare di trovare una soluzione”, conclude Brawn.