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L’ultima volta che una monoposto motorizzata BMW ha preso parte ad un Gran Premio di F1 risale al 2009, quando il gruppo tedesco correva con il team Sauber rilevato qualche anno prima.
Gli eccessivi costi di gestione e la crisi economica che attanagliava senza sosta sono stati i motivi principali che hanno indotto la Casa dell’Elica a mollare il Circus iridato, nel quale erano tornati a partire dal 2000 come fornitore dei propri propulsori alla Williams.
La decisione presa quasi 8 anni fa, di conseguenza, prevedeva di concentrare le risorse destinate alla massima serie iridata in altri settori; tuttavia negli ultimi tempi diverse voci hanno cominciato a girare su un possibile secondo ritorno della BMW in Formula 1.
Appunto, di questo si tratta… Solamente dicerie, dal momento che è la stessa Casa tedesca a smentirle in un comunicato ufficiale.
“La BMW non ha alcuna intenzione di ritornare in Formula 1 perchè tale scelta non coincide con le nostre strategie a lungo termine – recita ciò che è stato scritto dai piani alti di Monaco – Quando abbiamo deciso di lasciare il reparto corse nel 2009, la società si è indirizzata su tutt’altra strada: abbiamo voluto dirottare le risorse dedicate alla F1 nella ricerca e nello sviluppo di motorizzazioni alternative. Così facendo ci siamo affermati come il principale Costruttore di automobili premium nel campo della mobilità elettrica. Stiamo osservando gli sviluppi nel mondo del Motorsport, ma al momento i nostri programmi non prevedono un ritorno nel Circus iridato”.
Attualmente la Casa dell’Elica è impegnata nel DTM e nella serie GT, mentre per il prossimo futuro l’intenzione è quella di tornare a gareggiare nella 24 Ore di Le Mans nella categoria GTE a partire dal 2018.
Inoltre è associata come partner tecnico al team Andretti in Formula E, collaborazione che potrebbe sfociare in qualcosa di più “diretto” nelle prossime stagioni.
A questo punto, il tentativo della FIA di coinvolgere le case automobilistiche non attualmente impegnate in F1 per decidere il futuro dei propulsori post-2020 sembra non interessare l’azienda bavarese. Stesso discorso, tra l’altro, per l’americana Ford, la quale ha visto negli enormi costi di gestione il problema principale al fine di gareggiare un’intera stagione nella massima serie iridata.