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Con il mondiale di Formula 1 nel pieno della sua pausa estiva, è giunto il momento di lasciarci andare a fare i primi bilanci. Il primo quadrimestre della stagione è letteralmente volato e, dopo un 2018 disastroso, la Renault sembra essere in via di ripresa e soprattutto con le migliori prospettive. La scuderia con base a Enstone, ottava nel campionato costruttori, dopo 11 appuntamenti iridati può fare affidamento su 26 punti.
Dopo aver chiuso la stagione 2016 solamente alle spalle di Sauber e Manor, l’annata in corso è cominciata sotto i migliori propositi grazie alla presenza in squadra di Nico Hulkenberg, strappato alla Force India, che non ha mai nascosto di aver accettato la proposta della Renault vista come una nuova sfida nella quale potersi misurare. Anche se il mondiale in corso, a livello di performance, non è cominciato come ci si sarebbe aspettato, il pilota tedesco è riuscito a finire in zona punti in quattro delle prime sei gare della stagione, prima del doppio KO di Monaco, abbandonato da un problema di cambio, e di Baku dove, commettendo un piccolo errore pizzicando il muro, andò a rompere la sospensione della sua monoposto.
Non si può dire lo stesso per la stagione vissuta da Jolyon Palmer. Il pilota inglese, che secondo le voci che si rincorrono nel paddock nel 2018 dovrebbe essere sostituito per mano di Robert Kubica, che ha ben figurato in occasione dei test all’Hungaroring, non può permettersi altri errori dalla gara di Spa fino ad Abu Dhabi.
La scuderia anglo-francese attualmente occupa l’8° posizione della classifica con 26 punti, tutti ottenuti per mano di Hulkenberg, con un distacco rispettivamente di 3 e 13 lunghezze rispettivamente dalla Haas e dalla Toro Rosso. Una sfida dura, per tutta la squadra.
Quella tra i due alfieri che difendono i colori della Renault è sicuramente la battaglia maggiormente impari tra i piloti che compongono la griglia di partenza della stagione 2017 di Formula 1. Se la costanza del tedesco è sempre più impressionante, ad oggi, Palmer non ha fatto granché per convincere il team con base a Enstone a rinnovargli il contratto a fine stagione. Su 11 appuntamenti iridati, Hulkenberg ha fatto meglio dell’inglese in 7 occasioni ad eccezione dei Gran Premi di Monaco (11°), Austria (11°), Ungheria (12°) e di Baku, dove sia Palmer sia Hulkenberg si sono ritirati. Il figlio d’arte ha dimostrato di avere del talento ma ha evidentemente perso un po’ di fiducia a causa dei tanti problemi tecnici, ma anche di guida, che hanno scalfito la sua stagione.
Vietato sbagliare: la Renault è in piena lotta nel campionato costruttori ma per poter superare le dirette avversarie ha bisogno che entrambe le vetture possano dare il proprio contributo in zona punti.