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Ferrari contro Mercedes contro Red Bull: chi è la migliore?
Questa è la domanda che attanaglia gli ingegneri dei rispettivi reparti corse, i quali continuano a lavorare al fine di estrapolare anche solo un cavallo in più che potrebbe essere decisivo nella lotta in pista. Sicuramente in qualifica, dove il reparto corse di Brackley, per esempio, può trarre vantaggio da quel famoso “bottone magico” che consente alle due W08 EQ Power+ un boost di potenza importante nei momenti decisivi dove ogni millesimo conta.
La Ferrari, a sua volta, non è da meno, viste le recenti ottime prestazioni sfoderate in quel di Sepang, dove Sebastian Vettel è stato capace di portare la sua SF70H dall’ultima posizione in griglia fino al quarto posto, inanellando giri veloci con un passo di ben otto decimi più rapido rispetto ai propri avversari.
Chi manca all’appello in questa lotta prestazionale è, quindi, la Red Bull, o meglio quel motore Renault (marchiato Tag Heuer nel caso delle monoposto con le ali) a cui manca ancora qualcosa per poter impensierire del tutto i V6 turbo di Maranello e della Casa dalla Stella a Tre Punte.
Un valore aggiunto al quale i tecnici francesi stanno attualmente lavorando, in modo da arrivare nella prossima stagione 2018 con una power unit più prestante ma, allo stesso tempo, affidabile.
“Il vero problema della nostra vettura? In qualifica non abbiamo una modalità ad alta potenza: per questo motivo paghiamo un gap di almeno mezzo secondo dai nostri concorrenti. A parte questo, in Malesia abbiamo potuto verificare che non c’era una curva in cui la nostra RB13 era più lenta”, queste le parole di Christian Horner, team principal della Red Bull, alle quali ha prontamente risposto Cyril Abiteboul, responsabile della Renault.
“Stiamo cercando di allestire il motore più competitivo possibile per la prossima stagione – ha affermato il managing director francese – Quello attuale è sicuramente prestante in gara, ma non altrettanto in qualifica. Per il giro lanciato ci manca una modalità che permetta di far girare il nostro V6 al massimo, proprio come fa attualmente la Mercedes con il suo bottone magico. Per l’anno prossimo avremo anche noi un dispositivo del genere, anche se particolare cura dovrà essere risposta nell’affidabilità: quest’anno abbiamo perso punti preziosi a causa di questo problema, che in futuro non dovrà più ripetersi”.