Credit: Formula 1 Web Site
In un momento in cui il mondo viaggia a vista, senza davvero sapere quando tutto tornerà alla normalità, anche la Formula 1 ne risente duramente. La Classe Regina è infatti stata costretta a cancellare i contratti stipulati coi cameraman per la stagione 2020, a causa dell’emergenza internazionale provocata dal Coronavirus.
Ad oggi, ancora nessuno è stato ed è in grado di decidere quando il Campionato Mondiale potrà ripartire e, nel frattempo, tutto è stato congelato in attesa di una minima certezza.
Si stanno prendendo in considerazione diversi scenari; tra tutti, quello più probabile, prevede la possibilità che la stagione prenda il via a porte chiuse, senza la presenza del pubblico. Per questo motivo, l’intero apparato organizzativo avrà bisogno di rivedere il numero degli addetti ai lavori necessari all’evento. Per alleggerire la gravosa situazione, già duramente compromessa dalla cancellazione di 9 gare sulle 22 originarie, molto probabilmente verrà notevolmente ridotto il numero di professionisti con accesso ai vari circuiti.
Si prevedono dunque tempi difficili per il Motorsport; si calcola che ogni Team perda circa 2 milioni di dollari per ogni gara non disputata. Come riporta soymotor.com, per affrontare il problema che affligge duramente affari ed economia, Chase Carey e Ross Brawn hanno anche deciso di abbassarsi lo stipendio. “Questa situazione è amara da digerire, come l’incertezza; quando finirà? Non capisco ancora perché la medicina e l’industria farmaceutica non abbiano trovato un vaccino” – si è lamentato il Team Principal di Alpha Tauri Franz Tost al sito tedesco Motorsport-Total – “Se non lo troviamo, avremo molti fallimenti e l’economia impiegherà troppo tempo a riprendersi“.