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Una scelta che ha spiazzato molti: Kimi Raikkonen ha deciso di rimanere in Formula 1 in un team “minore” come l’Alfa Romeo Sauber. Ma se Fernando Alonso ha scelto di abbandonare dopo aver perso l’opportunità di correre in un top team, dove va ricercata la decisione del finlandese?
Kimi Raikkonen e Fernando Alonso sono due professionisti piuttosto diversi fra loro: se i due sono accomunati dalla passione per le corse, il modo di vivere questo mondo si differenzia. Kimi Raikkonen, così come Fernando Alonso debutta in Formula 1 nel 2001, a bordo (anche questa una peculiarità) di una vettura di un team minore.
Nel caso del finlandese, è la Sauber ad offrigli la possibilità di crescere e nella sua seconda esperienza, questa volta in McLaren, ha l’opportunità di affermarsi, lottando sin da subito per il vertice. Il culmine della sua carriera lo raggiunge in Ferrari, quando al suo debutto in Rosso riesce a conquistare il suo primo ed unico titolo mondiale.
Già dalle prime esperienze, Kimi Raikkonen si afferma come pilota unico nel paddock. La sua personalità chiusa si mescola ad uscite, sia in pista che fuori, decise quanto spesso comiche, tanto che molti suoi team-radio faranno la storia della Formula 1. Prima l’abbandono della Formula 1 al termine della stagione 2009, poi il ritorno nel 2012: a Kimi Raikkonen mancano le sensazioni del paddock e quando gli si presenta l’opportunità di correre con la Lotus la coglie.
Il brillante biennio in Lotus non si conferma al ritorno in Ferrari, quando soffrirà prima lo stesso Fernando Alonso, poi Sebastian Vettel, andando nel tempo a ricoprire il ruolo di comprimario d’eccellenza. Nonostante i deludenti risultati sportivi, per Kimi Raikkonen il paddock è come il parquet di casa e qui troviamo la differenza con Fernando Alonso.
Per il pilota asturiano, l’unico obiettivo è vincere. Dopo il doppio mondiale con Renault, Alonso ha continuamente cercato di rilanciarsi senza che le vetture lo abbiano supportato. Nonostante le difficoltà sfiora due volte il mondiale con una Ferrari inferiore prima di puntare tutto sul nuovo progetto McLaren-Honda.
Si rivelerà un fallimento, ma ad Alonso non basta battere il compagno di team ed essere considerato uno dei migliori nel Circus, ad Alonso interessa vincere ed è così che comincia a guardare ad orizzonti lontani dalla Formula 1.
Quando l’obiettivo di conquistare il terzo titolo mondiale sfuma definitivamente, il focus si sposta sulla Tripla Corona, cosa riuscita ad un solo pilota nella storia. Ed ecco che troviamo Fernando prima gareggiare alla 500Miglia di Indianapolis nel 2017, poi alla 24Ore di Le Mans nel 2018, vincendola.
Se da una parte la scelta di Kimi va ricercata nel suo completo feeling con il paddock della Formula 1, quella di Fernando Alonso va ricercata nella sua voglia di vittoria che, evidentemente, non poteva più essere soddisfatta nella massima serie automobilistica.
L’intero mondo Formula 1 può perlomeno tirare un sospiro di sollievo: dopo aver perso due campioni del mondo nelle due precedenti annate, potrà almeno “coccolarsi” ancora Kimi Raikkonen, che gareggerà nella stagione 2019 con il titolo di campione del mondo, al pari di Lewis Hamilton e Sebastian Vettel.