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Formula 1 | Pirelli, Paul Hembery: “I piloti concluderanno le gare senza pit stop”

La scorsa settimana abbiamo assistito alla prima sessione di test sul circuito di Barcellona, durante le quali abbiamo avuto un piccolo assaggio. I tempi visti ovviamente rappresentano in modo parziale ciò che potremmo assistere nel corso della stagione, soprattutto sul fronte pneumatici.

Paul Hembery, il direttore di Pirelli Motorsport in attesa di vedere il reale comportamento delle gomme quando i team e i piloti andranno a spingere un pò di più, alla ricerca della prestazione pura, e quindi causando maggior stress sulle gomme, al termine della prima sessione di test, ha affermato in un’intervista che i piloti con le nuove gomme, saranno in grado di correre e concludere un intera gara senza effettuare pit stop, quindi con un unico set di gomme in alcuni gran premi del 2017.

Il regolamento, come sappiamo impone che soprattutto sull’asciutto di utilizzare una seconda e diversa mescola. In questo modo obbligando ad effettuare almeno un pit stop. Per il 2017 al fornitore unico di gomme è stato chiesto di produrre delle gomme più resistenti ed ora c’è il rischio che i piloti possano effettuare il pit stop obbligatorio all’inizio o all’ultimo giro della gara. Praticamente c’è la possibilità che ora i pit stop non saranno più legati al consumo delle gomme.

Paul Hembery al termine della prime prove in pista, ha dichiarato che uno scenario simile potrebbe effettivamente succedere nel corso della stagione. Una strategia simile l’aveva usata Sebastian Vettel in occasione del Gp d’Italia 2010, durante la quale aveva percorso 52 giri con le gomme morbide prima di cambiarle con quelle dure nel giro finale, tagliando il traguardo in 4° posizione.

Ecco le parole di Hembery a tal proposito: “Si stanno cercando delle gare in cui ci sarà solo un pit stop. Tuttavia ci saranno gare con condizioni estreme, come temperature molto elevate magari qui sul circuito del Montmelò, forse a Silverstone, o un asfalto più abrasivo dove i piloti potrebbero fare un secondo pit stop, ma la maggior parte delle gare saranno costituite da un pit stop obbligatorio”.

Pirelli sta per iniziare una nuova stagione in Formula 1 come fornitore ufficiale di gomme. Ora, con l’arrivo dei nuovi proprietari della Formula 1, ovvero la Liberty Media, Hembery dice che sia lui sia i suoi compagni sono impazienti di sapere cosa la nuova proprietà ha intenzione di fare con loro.

“Come tutti quanti, ci piacerebbe capire quali sono i piani di Liberty Media. Hanno comprato la Formula 1 con alcuni obiettivi. Siamo interessati di vedere cosa avranno intenzione di fare. Ci sono sempre grandi cambiamenti quando vengono firmati nuovi contratti. Dovremo vedere se i nuovi piani saranno quelli che ci aspettiamo per decidere se continuare a fornire le monoposto di Formula 1” – ha dichiarato Hembery.

Il 2017 è l’undicesimo anno con un fornitore unico di pneumatici in Formula 1. Paul ha commentato così a tal proposito: “Non penso che le squadre vogliano la guerra tra i fornitori di gomme, hanno già abbastanza problemi con i fornitori dei motori e di conseguenza, non ne vorrebbero altri. Basta aggiungere variabili. Le variabili portano al vantaggio tecnico e quest’ultimo comporta che il pilota vale ancora meno”.

A proposito dei piloti, Paul Hembery dopo aver assistito ai test della scorsa settimana, e visto in azione le nuove monoposto, lancia un allarme a proposito delle vetture, considerate pericolose. Le vetture di quest’anno sono infatti più grandi e veloci di quelle degli anni passati, con un’aerodinamica più sviluppata e gli pneumatici più ampi. L’obiettivo di tali cambiamenti è migliorare il tempo sul giro di ben 5 secondi su alcune piste. Ciò potrebbe comportare qualche problema o un pericolo per la salute dei piloti.

Come sappiamo i piloti hanno affrontato una lunga preparazione fisica per poter essere pronti a sopportare forze G più elevate e movimenti particolari del corpo e della testa. Secondo il direttore di Pirelli Motorsport, la carica di potenza potrebbe causare situazioni di black out dannosi per i piloti.

Ecco il commento di Hembery a tal proposito: “Forse alcuni medici intelligenti ci diranno che ci stiamo avvicinando al punto di black out. Ma certamente quello che ho notato in curva 3 sul circuito di Barcellona è abbastanza impressionante. Sono sicuro che un normale essere umano non sarebbe in grado di gestire questa forza”.

 

Published by
Giorgia Meneghetti