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È bastata appena una gara per trasformare Pierre Gasly in uno dei piloti più chiacchierati della griglia di partenza. Il pilota francese, che ha fatto il suo debutto in Formula 1 proprio lo scorso fine settimana, in Toro Rosso, al posto di Daniil Kvyat e che continuerà a occupare il sedile della STR12 anche a Suzuka, alla sua prima nella categoria massima dell’automobilismo sportivo ha chiuso in 14esima posizione, col compagno di team, Sainz JR, costretto al ritiro per un problema al motore.
Se in Giappone Pierre Gasly è sicuro di correre ancora difendendo i colori della Toro Rosso è la gara di Austin a essere in dubbio. Proprio in quel fine settimana si disputerà anche la finale della Super Formula giapponese, categoria nella quale il francese è in lotta per aggiudicarsi il titolo di Campione del Mondo. Anche se la scelta verrà sicuramente discussa col team, il 22enne di Rouen sembra avere le idee ben chiare: “Dopo il titolo della GP2, essere tra i candidati per aggiudicarmi quello in Super Formula mi fa provare sensazioni positive però se potessi disputare il Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin sarebbe davvero sensazionale – ha raccontato ai colleghi di Autosport – Il mio obiettivo finale è correre in Formula 1 e continuare a disputare gare è un’esperienza davvero utile per il mio futuro visto che prendo sempre più confidenza col team e con la monoposto. Posso imparare e concentrarmi sul mio lavoro. Una cosa posso dirla: il team sa cosa penso e rispettano la mia volontà, ma non è ancora giunto il momento di parlare di queste cose“.
Se Pierre Gasly sta sicuramente vivendo il periodo migliore della sua vita sportiva, non si può dire lo stesso di Kvyat: “Non ho più sentito Daniil che è un mio amico ma non credo che scrivergli possa dargli conforto. Non ho nessuna intenzione di rendere il suo momento ancora più doloroso di quanto già non lo sia – ha proseguito il pilota francese – Se vorrà parlarmi io non ho nessun problema e non mi stupirei di vederlo di nuovo nel paddock presto“, ha concluso.