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Smaltite le tossine di una stagione intensa caratterizzata dal grande annuncio del ritiro di Fernando Alonso, durante questa pausa invernale è tornato a parlare Luca Di Montezemolo, imprenditore italiano che ha incentrato gran parte della sua vita lavorativa nella Ferrari. Presidente dal 1991 al 2014, Montezemolo ha dato tanto alla Ferrari ed ha contribuito alla crescita e risalita di un team che si trovava in netta difficoltà agli inizi degli anni ’90. La sua avventura con il cavallino rampante è durata fino al 2014, quando consegnò le redini del team a Sergio Marchionne, l’allora Presidente del gruppo FCA.
L’avventura di Montezemolo a Maranello è ricordata dolcemente da tutti i tifosi e appassionati: Montezemolo-Ferrari è stato un binomio vincente che ha scritto pagine importanti e indelebili nella storia di questo sport. Da Prost a Berger, da Schumacher ad Alonso passando da Kimi Raikkonen: sono tantissimi i campioni che sono passati da Maranello durante la presidenza di Montezemolo, e che in un modo o nell’altro verranno tutti ricordati. Montezemolo ha riportato la Ferrari sul tetto del mondo, contribuendo a dare inizio all’epoca vincente di Schumacher, con 11 titoli conquistati tra piloti e costruttori. Indimenticabili anche gli anni di Kimi Raikkonen e Felipe Massa in lotta con Lewis Hamilton, arrivando all’avventura di Fernando Alonso in rosso, con due titoli mondiali sfiorati e sfumati all’ultimo respiro.
Avendo lavorato con tantissimi campioni, Montezemolo ha voluto confrontare due piloti che secondo molti sono stati tra i migliori nella storia: Fernando Alonso e Michael Schumacher. Se Schumacher è rimasto nei cuori dei ferraristi anche grazie alle sua vittorie e grandi imprese, non si può dire lo stesso su Alonso, il quale vive con un rammarico enorme: non essere riuscito a vincere con la Ferrari. Sempre all’asturiano sono state mosse accuse di essere uno che rovina le squadre, accuse ingiuste secondo Montezemolo: “Non sono d’accordo con le opinioni che affermano che Alonso è un pilota che distrugge una squadra, non è stato cosi in Ferrari”.
L’ex presidente del cavallino rampante ha però soffermato l’attenzione su un lato del carattere di Fernando che lo distingue e non poco da Schumacher: il non essere uomo squadra. “Fernando è stato molto bravo, faceva sempre pressione sulla squadra per migliorare. A volte era addirittura necessario discutere con lui per evitare che dicesse certe affermazioni, certe idee, perché tutto ciò poteva creare problemi nella squadra“, ha dichiarato l’ex patron Ferrari.
Sul confronto vero e proprio tra i due campioni, ha dichiarato quanto Schumacher fosse vicino alla squadra sia durante i momenti positivi che durante quelli negativi: “La più grande differenza tra Michael e Fernando è che Michael, sia nei suoi momenti migliori che in quelli peggiori, era sempre molto vicino alla squadra. Fernando, rispetto a Michael, è una persona più concentrata su sé stesso che sull’umore della squadra“, ha concluso Montezemolo.