© Mercedes F1 press area
Tempo di tirare le somme per questo primo quadrimestre di Formula 1. Nella classifica costruttori spicca il team Mercedes, primo con 357 punti. Sono i tedeschi di Stoccarda a prevalere in questa prima parte di stagione, potendo contare sia su Lewis Hamilton sia su Valtteri Bottas, entrambi nella lotta per il titolo.
La squadra campione del mondo ha iniziato la stagione più sottotono, capitolando a vantaggio della Ferrari nei test invernali e in Australia, con tanto di pugno di Toto Wolff annesso. Dal Bahrain si sono avvertiti i primi segnali di ripresa, grazie a entrambi i piloti in grado di massimizzare i punti di forza della vettura, ma l’andamento dei risultati è stato piuttosto altalenante. E’ dall’Azerbaijan che ha avuto la svolta: le Frecce d’Argento nel complesso hanno dimostrato maggiore costanza e superiorità collezionando podi, vittorie e correttezza borderline tanto da far perdere le staffe a Vettel in regime di Safety Car.
I guai tecnici non sono mancati, specialmente al cambio, ma entrambi i piloti sono stati capaci di limitare i danni in qualifica e in gara proteggendo la pole e la leadership. L‘apoteosi del lavoro di squadra l’ha sperimentata proprio la Mercedes, con l’evoluzione di Valtteri Bottas da semplice scudiero a contendente per il titolo, reattivo e affidabile per raggiungere gli obiettivi del team ma rispettoso e diplomatico allo stesso tempo. Il finlandese si è inoltre rivelato più costante del compagno di squadra Hamilton, collezionando ben 8 podi contro 6 seppur con una percentuale di vittorie inferiore. Sono 4 le vittorie di Lewis contro le 2 di Valtteri, ma è un ottimo segnale il dato di 5 podi consecutivi che caratterizza le ultime 5 gare del pilota di Nastola.
Hamilton, al contrario, si è dimostrato meno regolare. Invincibile a Silverstone, irriconoscibile in Russia a causa di un errore madornale nel set-up della sua Mercedes. L’inglese è tuttavia 2° nel campionato con 188 punti a 14 lunghezze dal leader Vettel. E’ possibile chiudere il gap? A Silverstone e in Austria la squadra tedesca aveva sfoggiato sviluppi interessanti ed efficaci, mentre la Ferrari è sembrata più disorientata, forse concentrata sugli avversari intenti a lavorare giorno e notte. Il sorpasso c’è stato, ma il circuito ungherese non è stato il più adatto per consolidare questo vantaggio tecnico.
Un podio all’Hungaroring per la Mercedes è stato un ottimo risultato, considerando anche le condizioni climatiche e le temperature, più favorevoli alla Rossa. Restano solo un paio di perplessità in seguito al sorpasso di Bottas, al quale è stato ceduto il 3° posto da Hamilton. Tre punti che peseranno a fine stagione? Lo scopriremo solo ad Abu Dhabi, ma ancora più interessante è la differenza delle reazioni all’interno del box. Un Niki Lauda contrariato dietro a un esultante Toto Wolff, forse un po’ troppo a favore del pupillo Bottas. Pertanto oltre all’incognita sulla supremazia Mercedes a SPA aggiungo un interrogativo sul clima all’interno della squadra. Il conflitto Wolff-Lauda si intensificherà fino a danneggiare il team o la lotta continuerà con lo stesso rispetto che vige tra Hamilton e Bottas?