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Dopo tre stagioni disastrose sotto la motorizzazione Honda, anche il 2018 di McLaren non è cominciato secondo le aspettative, visto che la vettura progettata in quel di Woking non ha fatto quel salto prestazionale che ci si attendeva dopo l’introduzione del power unit Renault.
La scuderia inglese occupa attualmente la quinta posizione costruttori, ma dopo un discreto inizio di stagione, dove i due piloti sono riusciti a massimizzare l’apporto di punti, le ultime due gare si sono concluse con un doppio zero ed hanno fatto anche riemergere problemi di affidabilità.
Dopo le parole riportate dall’ex boss Martin Whitmarsh, che domenica ha affermato al Mail della “necessità di un grande cambiamento nell’approccio” per McLaren e della necessità di introdurre nuove figure di spicco nel team; proprio il suo nome era entrato nei radar degli addetti ai lavori, come opzione futura per McLaren.
Lo stesso team inglese si è affrettato a rispondere alle parole dell’ex boss, escludendo un possibile ritorno e chiarendo come le sue parole siano state mal interpretate: “Martin ha lavorato per la McLaren per molti anni, ma è fuori dal mercato da un po’ di tempo e non fa parte del nostro futuro” – ha detto fermamente un portavoce della McLaren in una dichiarazione rilasciata a Sky Sports.
“Ciò che ha detto è stato mal giudicato e male informato a nostro avviso, ma ha diritto alla sua opinione. Ci sono grandi aspettative nel team e non comprometteremo quelle alte aspettative. Tutti alla McLaren stanno lavorando intensamente e sono concentrati sul futuro, non sul passato.”