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La causa del guasto che ha privato Charles Leclerc della sua prima vittoria in Formula 1 in Bahrain sembrava da attribuire all’MGU-H. Questo stando alla comunicazione dell’ingegnere nei confronti del monegasco, durante il 45esimo giro, quando la Ferrari numero 16 ha iniziato a perdere potenza. “Non abbiamo il recupero dell’MGU-H” aveva avvertito l’ingegnere. Invece, nel dopo-gara, a seguito di una prima analisi sulla power unit, Mattia Binotto ha offerto una spiegazione diversa.
“Non si è trattato di un guasto all’MGU-H – ha chiarito Binotto a motorsport.com – Il problema sembra derivare dall’unità endotermica: dovrebbe trattarsi di un problema di combustione su un cilindro. In ogni caso, non abbiamo ancora la spiegazione definitiva. L’unità di potenza dovrà essere riportata a Maranello, come accade sempre in questi casi, dove faremo controlli più approfonditi. Ci vuole del tempo per appurare le cause di un simile problema”.
Binotto ha speso anche parole sugli ultimi giri in sofferenza percorsi da Leclerc, che con un motore depotenziato ha portato a termine la corsa, beneficiando della Safety Car entrata in pista nel finale per il ritiro delle due Renault per portare a casa un terzo posto, amara consolazione per una gara che prometteva molto di più.
“Non è stato facile decidere di rimanere in pista con la power unit in quelle condizioni, ma ne è valsa la pena perché alla fine abbiamo portato a casa un risultato importante. Non credo che questo problema avrà ripercussioni sul prossimo GP, trattandosi di un guasto legato ad una singola componente” ha chiarito Binotto.