© Manor Press Area
L’accordo con la Mercedes per la fornitura della power-unit aveva ridato un barlume di speranza alla scuderia britannica, poi l’epilogo in Brasile dove la Manor si è vista scavalcare dalla Sauber.
Adesso il team sta facendo il possibile per cercare nuovi investitori per avere subito a disposizione la liquidità necessaria, ma il tempo stringe.
Giusto una settimana fa la società che gestisce la squadra inglese, la Just Racing Service Ltd., è finita in bancarotta, complicando ancora di più la situazione in vista della prossima stagione.
L’amministrazione, infatti, è finita nelle mani dei curatori i quali hanno bloccato ulteriori spese per quanto riguarda lo sviluppo della nuova vettura per proteggere i creditori.
Stando alle fonti, la produzione della monoposto a Banbury sarebbe sotto controllo; tuttavia la Manor necessita di un investitore affinché sia in grado di scendere in pista a Melbourne.
Negli ultimi tempi il nome dell’imprenditore Tavo Hellmund era stato accostato a quello di un possibile finanziatore, l’acquisto si sarebbe dovuto completare a fine Dicembre ma evidentemente il tutto si è concluso con un nulla di fatto.
L’esperienza della Manor in Formula 1 è stata caratterizzata da tanti alti e bassi. Nel 2014 il team Marussia (il nome precedente) non è riuscita a completare la stagione a causa della condizione finanziaria e del conseguente fallimento; nel 2015, poi, il ritorno come “Manor” grazie agli storici punti conquistati nel GP di Monaco dal compianto Jules Bianchi.
Oggi, ancora una volta, il futuro della Manor è incerto e il termine massimo per salvarlo è il 20 Gennaio.