© Mercedes F1 press area
Le vacanze, per il Circus della Formula 1, continueranno un’altra settimana ma il team principal Mercedes Toto Wolff ha i pensieri rivolti ancora a Budapest, dove Hamilton ha ceduto volontariamente al compagno Bottas 3 punti che in una lotta così serrata possono rivelarsi cruciali.
Le gerarchie, all’interno di Ferrari e Mercedes, sono sempre sembrate ben definite – con Vettel e Hamilton come i chiari numeri uno delle rispettive scuderie – ma l’approccio scelto dalla Mercedes in Ungheria ha portato a sacrificare la prima guida (Hamilton) per restituire il favore fatto dalla seconda (Bottas), mettendo quindi i due sullo stesso piano.
Un approccio che può rivelarsi suicida, specialmente se si lotta contro un’altra scuderia, situazione nuova per la Mercedes che dal 2014 era impegnata a gestire solamente lotte interne e mai contro piloti di altre squadre. Lo sa benissimo Toto Wolff, che probabilmente non ha chiuso occhio per diverse notti ripensando agli ultimi 500 metri di Budapest.
“Corriamo contro una squadra che punta tutto su un pilota, Vettel, mentre noi garantiamo equità tra i piloti – ha detto Wolff a La Gazzetta dello Sport – Credo che questo ci metta in svantaggio. L’anno scorso questo problema non esisteva, perché era una lotta tra i nostri piloti. Quest’anno è differente e dobbiamo adattarci”.
“C’era un patto in Ungheria: Lewis era più veloce e ci ha chiesto di sopravanzare Bottas per dare la caccia alle Ferrari. Siccome non è riuscito a superarli, come da accordo ha restituito la posizione a Bottas. Questo è sempre stato il nostro approccio, ma non è detto che dovremo mantenerlo in futuro“.