Soprattutto negli ultimi anni, la sicurezza in Formula 1 si è trasformato in un parametro importantissimo da rispettare per piloti e Federazione Internazionale e lo Strategy Gruop, senza ombra di dubbio, ha tutte le capacità di migliorare ancora questo aspetto. Dopo le ultime proposte fatte dal gruppo di lavoro, la FIA starebbe pensando di inserire dei parametri fisici del pilota nella telemetria delle monoposto. Nello specifico si vorrebbe monitorare frequenza cardiaca, ritmo respiratorio e temperatura, dati utili, soprattutto in caso di incidente, per permettere all’équipe medica del circuito di agire, formulando una diagnosi e prestando immediato soccorso.
Anche se, fino ad ora, ci si è limitati ad avere un sensore che si accende nell’abitacolo nel momento in cui il pilota subisce un impatto superiore ai 15G, questi dati potrebbero essere utili nell’analisi degli incidenti come ad esempio quelli avvenuti a Jules Bianchi e a Fernando Alonso, a distanza di mesi ancora avvolti da un alone di mistero. Ma qui lo spettacolo non c’entra visto che la FIA manterrà la massima segretezza sui dati raccolti, nella salvaguardia della privacy dei piloti. Non sarebbe poi una novità così clamorosa, quindi, se, allo staff del muretto, si unisse un medico sportivo avente il ruolo di controllare i parametri vitali dei piloti.
Eleonora Ottonello
@lapisinha