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Formula 1

Formula 1 | La Ferrari sta ancora indagando sulle cause dell’incidente di Vettel

A termine degli ultimi quattro giorni di test, prima dell’inizio del campionato in Australia, i pareri sulla Ferrari sembrano essere unanimi: la SF90 è una grande macchina. Se ritmo e velocità ci sono, a preoccupare un po’ a Maranello è la questione affidabilità. Nonostante Sebastian Vettel abbia chiuso i test invernali che si sono svolti a Barcellona con la migliore prestazione assoluta col tempo di 1’16”221, a solo 48 millesimi dal record della pista, in più di un’occasione per problemi più o meno grandi i tecnici della Rossa sono stati obbligati a rivedere il programma di lavoro.

In particolar modo è l’incidente che ha visto protagonista proprio Vettel, mercoledì scorso, a creare preoccupazioni in casa Ferrari. Infatti, il Cavallino Rampante sta ancora cercando di indagare sulle cause che hanno portato il tedesco all’uscita di pista.

Proprio il pauroso botto, fortunatamente senza conseguenze per il pilota, ha obbligato i meccanici della Ferrari a trascorrere il resto della giornata sistemando la SF90 a causa dei gravi danni subiti nell’incontro ravvicinato con le barriere.

Nei giorni scorsi era stato reso noto che l’uscita di pista sia stata dovuta a un problema al cerchione danneggiato alcuni secondi prima a causa dell’impatto con un oggetto estraneo. Nonostante ciò il Team Principal della Rossa, Mattia Binotto, ha chiesto che le indagini possano andare avanti per essere sicuri che situazioni di questo tipo non si ripetano una volta che il Mondiale prenderà ufficialmente il via in Australia, tra due settimane: “Abbiamo esaminato tutti i dati per cercare di capire l’origine e la causa del problema e crediamo che sia successo per una successione di sfortunati fattori – ha raccontato il TP Ferrari ai giornalisti – Il cerchione si è rotto a causa della collisione con un oggetto estraneo raccolto in pista. Una circostanza difficile da evitare. Questo è quello che è emerso dalle prime analisi ma continueremo a fare ricerche e approfondimenti. Non lasceremo niente al caso“.

Anche se è certo che la vera forza di Ferrari e Mercedes la potremo scoprire solamente a Melbourne, questi ultimi quattro giorni di prove hanno permesso a tifosi e addetti ai lavori di trarre qualche conclusione in più. Sebbene il Cavallino Rampante, almeno a livello prestazionale, sembra essere di poco davanti alle Frecce d’Argento, a Maranello c’è ancora tanto da lavorare: “Non possiamo essere completamente soddisfatti di come siano andate le cose. Il nostro programma di lavoro non è andato liscio come ci aspettavamo e avremmo voluto essere più veloci e più affidabili. C’è ancora tanto da fare – ha ammesso con un po’ di amarezza Binotto – Ora abbiamo ancora qualche giorno importante per prepararci in previsione del Gran Premio d’Australia“.

Anche se proprio nell’ultima sessione la Mercedes sembra essersi avvicinata, e parecchio, alla Ferrari, è impossibile nascondere la bontà della SF90, una monoposto veloce ed equilibrata: “Possiamo essere contenti di come si sono disputati i test invernali. Le giornate erano soleggiate e la temperatura ottimale. Niente a che vedere con le condizioni meteorologiche che abbiamo affrontato lo scorso anno – ha proseguito, facendo un bilancio di fine sessione – Abbiamo vissuto giorni molto intensi e interessanti, davvero utili per comprendere i limiti della nostra vettura in termini di prestazioni e affidabilità.
In linea di massima sono soddisfatto con quanto visto in pista anche se abbiamo ancora tante questioni da affrontare prima di essere definitivamente pronti per il Gran Premio d’Australia. Sicuramente il fatto che la SF90 si comporti come avevamo previsto è un buon punto di partenza“, ha concluso.

Published by
Eleonora Ottonello