Credits: © Scuderia Ferrari Press Area
È bastata appena una gara per farsi notare, come se già il talento mostrato in GP2, lo scorso anno, non fosse stato sufficiente. Antonio Giovinazzi, sceso in pista con la Sauber al posto dell’infortunato Wehrlein, non è passato inosservato a Melbourne. E il pilota pugliese ha tutti i motivi per guardare il bicchiere pieno, nonostante la dodicesima posizione finale ottenuta in Australia. Il 23enne, in prestito alla Sauber, è stato avvisato all’ultimo che avrebbe dovuto prendere il posto di Wehrlein. Fatto alzare in fretta e furia il sabato mattina sono bastati pochi giri nelle libere 3 e un turno di qualifiche per portare a termine una gara dignitosa, senza commettere alcun errore.
E proprio il futuro di Antonio Giovinazzi potrebbe tingersi di rosso. L’italiano, terzo pilota della Ferrari, secondo quanto riportato dai media tedeschi è il candidato principale per prendere il posto da titolare di Kimi Raikkonen nel caso in cui Iceman decida di appendere il casco al chiodo: “Il futuro di Giovinazzi è più lieto che mai. Il suo talento è all’occhio di tutti. Bisogna capire se Wehrlein è in grado di correre in Cina e in Bahrain, perché se così non fosse Antonio potrebbe avere altre opportunità di disputare un Gran Premio di Formula 1 – ha raccontato una fonte interna della Ferrari ai colleghi di Speed Week – E poi, naturalmente, se Raikkonen non fosse interessato a rinnovare per il 2018… la Ferrari vuole scommettere sui giovani, e Giovinazzi avrà il suo posto“.
Gli attestati di stima arrivano anche dall’Italia, e più precisamente da Cesare Fiorio, ex dirigente della Rossa tra la fine degli anni ’80 e i primi dei ’90, che ha promosso a pieni voti il pilota pugliese: “È pronto per la Formula 1. Lo seguo da 4/5 anni ed è sicuramente il pilota con più talento che abbiamo – ha raccontato ai microfoni di Radio Anch’io lo sport – La Ferrari ha fatto bene a metterlo sotto contratto e spero possa dargli una chance. Quanto Antonio ha fatto a Melbourne è eccezionale“.
Parlare di Mercato Piloti è presto ma il sogno di vedere un pilota italiano sulla Rossa più amata di sempre potrebbe concretizzarsi, e forse anche in breve tempo.