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Formula 1

Formula 1 | La Brexit colpisce il Circus: tre team inglesi pronti a scrivere a Theresa May

Tre scuderie di Formula 1, tra cui una è tra le più potenti, starebbero valutando la possibilità di inviare una lettera al primo ministro britannico, Theresa May, in relazione a tutto quello che sta accadendo con la Brexit per il timore che il Regno Unito possa lasciare l’Unione Europea senza un accordo preliminare in materia doganale.
Dei team della griglia di partenza ben sette scuderie su dieci hanno la loro sede in Inghilterra con le uniche eccezioni di Ferrari e Toro Rosso, con base in Italia, e della Sauber, che è operativa dal suo quartier generale in Svizzera.

Proprio quest’ultima settimana il Parlamento inglese ha bocciato l’accordo con la Ue con 432 voti contrari e 202 favorevoli. Nonostante il primo ministro britannico sia scampata alla mozione di sfiducia, l’obiettivo della May continua a essere quello di portare a termine l’uscita dall’Unione Europea nel rispetto della volontà popolare espressa nel referendum del 2016, una scadenza che vedrà il suo termine ultimo il prossimo 29 marzo e, se non cambierà velocemente qualcosa, senza garanzie minime.

Secondo quanto riportano i colleghi di Autosport, proprio in risposta al voto di martedì scorso, tre scuderie che prendono parte al mondiale di Formula 1 si sono messe in contatto con l’ente che regola il settore del Motorsport inglese per esprimere tutta la loro preoccupazione a riguardo di questa situazione.
I tre team, dei quali non si conosce il nome, sarebbero pronti a firmare una lettera congiunta indirizzata proprio al primo ministro. Una decisione più che normale quella di voler enunciare le perplessità come collettivo piuttosto che da singole mosche bianche, in quanto la mancanza di un accordo potrebbe creare non pochi problemi alle aziende operanti nel Regno Unito.

Proprio la mancanza del raggiungimento di un accordo avrebbe un impatto negativo pesantissimo sulle scuderie che hanno la loro base nel Regno Unito: oltre al lievitare dei costi per lo spostamento di attrezzature e personale, sarebbe più dispendioso anche assumere personale dagli altri Paesi Ue.

Sebbene si è preferito non rivelare l’identità delle tre scuderie di Formula 1, la Mercedes potrebbe essere una di queste. Toto Wolff, boss della scuderia tedesca, non ha mai nascosto di seguire con molta attenzione la questione della Brexit, tanto che proprio in occasione della conferenza stampa del GP di Abu Dhabi aveva parlato di questo fatto: “Io parlo a livello personale, non per la Mercedes. Quando vengono prese decisioni così, bisogna analizzare tutto in ogni dettaglio perché c’è il rischio di mettere a repentaglio l’economia del Paese. Abbiamo dipendenti che arrivano da ogni parte dell’Europa e dall’Europa importiamo parecchio materiale. Sicuramente si prospetteranno alcuni effetti che ora è difficile comprendere ma in mancanza di un accordo con l’Ue sarebbe qualcosa di terribile per entrambe le parti coinvolte“.

Sulla stessa linea di Toto Wolff si è schierato anche Cyril Abiteboul, boss della Renault: “Abbiamo strutture importanti nel Regno Unito e sarà importante capire cosa comprenderà l’accordo soprattutto per quanto riguarda i lavoratori e le merci. In questi ultimi anni siamo riusciti a crescere molto velocemente anche grazie alle grandi possibilità che abbiamo incontrato in Inghilterra. Se tutto ciò cambiasse sarebbe drammatico per la Formula 1 però nutro fiducia nei confronti delle autorità inglesi: è nel loro interesse non perdere le industrie automobilistiche, uno dei pilastri dell’economia britannica“.

Published by
Eleonora Ottonello