© Red Bull press area
Sei ritiri su 12 gare, senza contare che non sale sul podio dal GP della Cina. Non erano questi i presupposti del 2017 di Max Verstappen, costretto a fermare la sua RB13 durante il GP del Belgio proprio davanti ai suoi tifosi. Un periodo nero per il 19enne della Red Bull, che ha pagato l’ennesimo guasto tecnico e fa sempre più fatica a contenere il disappunto.
Come lui, anche il padre Jos, presenza sempre ingombrante nella carriera di Max, ha parlato dell’attuale situazione, non esitando a puntare il dito contro la scarsa affidabilità della Red Bull motorizzata Renault: “Max mi ha mostrato tutta la sua delusione: è dura mantenerti motivato quando le cose vanno così”.
“Max da parte sua sta facendo tutto perfettamente – ha continuato Jos – In qualifica è mezzo secondo più veloce del suo compagno ed è subito dietro alle Ferrari. Ma in gara lo vediamo ritirarsi dopo sette o otto giri. Questo non dovrebbe accadere in un team che punta al successo”.
“Max non sta facendo niente di male. Alcuni si chiedono se sia troppo aggressivo con la vettura, ma è un dubbio privo di senso. La realtà è che lui non può fare niente: non può superare, non può rompere ciò che ha a disposizione. Semplicemente, ciò che ha non è sufficiente buono”.
“Penso che dovremmo calmarci un po’ e poi parlarci onestamente, perché non può andare avanti così”.