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Domenica 01 settembre 2024
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Interviste

Intervista a Marco Mastrazzo, illustratore delle Cover Ferrari: “Michael Schumacher? Ero un suo grande fan”

Anche se per alcuni sembrerà difficile da credere, la Formula 1 e l’arte hanno parecchie similitudini che avvicinano due mondi apparentemente così distanti. I piloti infatti, al pari degli artisti con le loro tele, riescono a fondersi in un’unica entità con la propria monoposto pennellando con le sfumature più azzardate l’asfalto della pista.
Proprio in occasione della mostra Scuderia Ferrari GP Covers: the Art of Racing, inaugurata oggi all’interno del Palazzo dell’Illustrazione nel corso della manifestazione Lucca Comics & Games 2018, F1World.it ha intervistato Marco Mastrazzo, talentuoso illustratore e disegnatore, che ha avuto l’onore di firmare alcune delle più conosciute tavole raffiguranti le monoposto del Cavallino Rampante dedicate ai Gran Premi delle stagioni 2017 e 2018 di Formula 1.

La Ferrari, affidandosi allo sguardo inedito dei più famosi illustratori di fama nazionale e internazionale, dopo il successo della passata stagione, ha deciso di continuare a portare un po’ di arte alla vigilia di alcune tappe del Mondiale, covers che vogliono incarnare lo spirito della Rossa regalando ai propri appassionati un’occhiata inedita sul mondo del Gran Premi.

Ciao Marco e in primis grazie per il tempo che hai deciso di dedicarci. Puoi raccontarmi da dove nasce la tua passione per le illustrazioni e il percorso che hai fatto?
“La mia passione per l’illustrazione e per il fumetto credo sia innata. Sono nato e cresciuto in una casa stracolma di fumetti e la voglia di far parte in qualche modo di quel mondo pieno di colori è stata solo una naturale conseguenza.
In pratica sono nato disegnatore, mi sono sempre definito tale e non ho mai preso in considerazione altre strade, questo è anche il motivo per cui ho scelto di fare scuole che con l’arte poco avevano a che fare, basti pensare che ho preso il diploma di geometra, sarebbe una perdita di tempo insegnare ad una farfalla volare.
Il concetto potrebbe sembrare molto presuntuoso e in parte lo è, ma credo che per riuscire nel mio mestiere, credere nelle proprie capacità e credere di poter dare al pubblico qualcosa che apprezzerà, siano presupposti indispensabili, e se questa non è presunzione non saprei come altro chiamarla. Il mio percorso quindi potrei riassumerlo dicendo di aver semplicemente dedicato la mia vita al disegno, che non significa disegnare in continuazione ma elaborare i vari input scomponendoli per poi trasformarli in qualcosa che vada oltre ad ogni stereotipo”.

È da relativamente poco tempo che è iniziata la tua collaborazione con la Sergio Bonelli Editore. Come sei riuscito ad farti notare da loro?
Sì, la mia prima pubblicazione per loro risale a Febbraio dell’anno scorso. In realtà, è solamente andato tutto secondo i piani: ho sempre utilizzato i social per promuovere il mio lavoro, sperando che un editor prima o poi mi notasse e mi contattò Roberto Recchioni, curatore della testata di Dylan Dog, proponendomi di illustrare una cover per la serie Color Fest, da lì ebbe inizio la mia carriera da professionista. Ci vuole sempre un pizzico di fortuna ma credo che la fortuna ognuno se la debba anche un po’ creare“.

Tra pochissimi giorni, il prossimo 31 ottobre, verrà inaugurata la mostra Scuderia Ferrari GP Covers all’interno del Lucca Comics and Games 2018. Come è nata la collaborazione con Ferrari per la realizzazione delle Cover? Sei stato contattato da loro?
La collaborazione con Ferrari è nata grazie a Giulio Antonio Gualtieri, editor di Editoriale Cosmo, con il quale collaboravo già, che mi ha contattato proponendomi di fare delle illustrazioni per i GP della stagione 2017 di Formula 1. Il progetto è stato studiato e gestito da TIWI Studio e da Giulio e monitorato dalla Ferrari“.

C’è una Cover a cui sei particolarmente legato (tra 2017 e 2018) e cosa cerchi di racchiudere dentro a ogni illustrazione?
La cover a cui tengo ti più è indubbiamente quella del GP di Cina del 2017, fu la prima, e quella con la quale ruppi il ghiaccio. Entro i limiti del possibile e del politically correct la libertà degli artisti è ridotta all’osso perché più è grande un’azienda e più le regole che deve rispettare sono ingombranti, quindi io mi limito a riprodurre al meglio ciò che mi chiedono, dinamicità, monoposto ben dettagliata, e naturalmente un’ambientazione riconducibile al paese in cui si terrà la gara“.

Ecco le illustrazioni che portano la firma di Marco Mastrazzo

Quanto tempo ha “rubato” alla tua quotidianità questo progetto e quando tempo è necessario per la realizzazione di ogni singola Cover tra progettazione e realizzazione?
Tempo, tanto, ora non saprei quantificare con precisione ma ho passato parecchie notti in bianco nutrendomi di ansia e disperazione nella speranza di sopravvivere alle varie deadline.
A grandi linee, lavorando tutti i giorni compreso weekend, anche fino a quindici ore filate al giorno, direi che una settimana per proporre un buon lavoro di solito è sufficiente se il processo che si porta avanti è senza intoppi, se invece ci sono da apportare modifiche improvvise i tempi lievitano“.

Domanda d’obbligo: segui la Formula 1? Quale pilota o scuderia segui?
Da ragazzino mi appassionava vedere i Gran Premi, ero un grande fan di Michael Schumacher, i duelli tra Ferrari e McLaren erano sinonimo di puro spettacolo. Poi con il passare degli anni e per via del lavoro non sono più riuscito a seguire molto il mondo della Formula 1. Ora, per forza di cose, sto recuperando il tempo perduto“.

Chiudiamo con i tuoi piani per il futuro: quali sono i tuoi prossimi progetti in cantiere?
Progetti, tanti, ma fino a quando non ci metto realmente mano, rimangono solo parole, quindi un po’ per scaramanzia e un po’ perché se parlo rischio in proiettile in testa preferisco rimanere molto evanescente“.

Published by
Eleonora Ottonello