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Max Verstappen era in bagarre per un posto sul podio quando ad un certo punto ha sentito qualcosa che non andava sulla sua RB12: “Tutto d’un tratto ho sentito uno strano rumore provenire dal motore – dichiara l’olandese della Red Bull – C’era qualcosa che colpiva molto forte il propulsore mano a mano che aumentavo la velocità”.
“Ho premuto la frizione e dal box mi hanno detto di rilasciarla per vedere cosa sarebbe successo”.
Non poteva ancora saperlo, ma il guasto tecnico a cui stava andando incontro nel corso del 29esimo giro non era altro che un problema alla scatola del cambio che lo avrebbe costretto prima a percorrere gran parte della tornata successiva in prima marcia e poi ad un mesto ritiro ai lati della pista.
“Siamo stati molto sfortunati, soprattutto a non portare a casa punti preziosi per il campionato – ammette Max Verstappen – Il passo gara era buono anche se sarebbe stato un’impresa molto ardua riuscire a passare le Mercedes perchè la loro velocità sul rettilineo era molto più consistente della nostra”.
Ma non potevi fermarti prima visto il problema a cui stavi andando incontro?
“Sì, avrei potuto – risponde il pilota 19enne – Ma alla radio mi hanno detto di continuare finchè ad un certo punto mi hanno comunicato di fermare la macchina sull’erba sintetica: ero in folle, ma la monoposto era bloccata ed il pulsante di reset sullo chassis non accennava a funzionare”.
“Per questo motivo è stata mandata in pista la Virtual Safety Car, altrimenti bastava ripristinare il sistema e tutto sarebbe tornato alla normalità”.
E cosa ci dici a proposito del tuo pit-stop fallato?
“C’è stato un malinteso con il muretto – conclude l’olandese – Il giro precedente mi hanno detto di spingere forte e quindi pensavo che in quello successivo avrei dovuto rientrare”.
“Così ho imboccato la corsia dei box, ma loro non erano minimamente pronti. Peccato, perchè abbiamo perso del tempo prezioso…”.