© Scuderia Ferrari press area
Tutto è partito dalle FP3 di sabato mattina: in Ungheria i meccanici del Cavallino Rampante, dopo aver fatto gli straordinari nel mettere a punto le novità aerodinamiche portate da Maranello, hanno consegnato ai due titolari una SF70H decisamente più competitiva.
Capace non solo di conquistare l’intera prima fila nelle qualifiche del pomeriggio, ma anche di firmare una splendida doppietta con Sebastian Vettel primo e Kimi Raikkonen secondo.
In questo modo ora Seb ha ben 14 punti di vantaggio sul diretto rivale Lewis Hamilton, che oggi sull’Hungaroring non è mai riuscito veramente a impensierire le due Ferrari: la squadra gli ha anche concesso di andare a riprenderle ordinando a Valtteri Bottas di farsi da parte, ma alla fine tutti i suoi sforzi sono stati inutili.
Poi, visto il risultato mancato, nell’ultimo giro il tre volte Campione del Mondo britannico ha ridato la posizione al compagno di squadra finlandese, giunto così terzo al traguardo con Hammer quarto davanti a Max Verstappen. L’olandese della Red Bull ha subito messo fuori gioco in partenza il compagno di squadra Daniel Ricciardo: come punizione, la FIA gli ha comminato 10 secondi di penalità, ma visti i suoi tempi nel finale di gara avrebbe potuto ambire a tutt’altro posto in classifica.
Splendida la prestazione di Fernando Alonso, sesto al traguardo e autore del giro più veloce della gara (1’20”182): questa è la dimostrazione definitiva che la McLaren ha finalmente fatto pace con la power unit Honda, portando in pista una MCL32 che sicuramente farà vedere grandi cose nel proseguo di stagione.
Hanno completato la top ten la Toro Rosso di Carlos Sainz Jr, in grado di mettersi dietro entrambe le Force India di Sergio Perez ed Esteban Ocon assieme all’altra McLaren-Honda di Stoffel Vandoorne. Fuori dalla zona punti l’altra STR12 affidata a Daniil Kvyat e le uniche monposto superstiti di Renault, HAAS e Williams, rispettivamente di Jolyon Palmer, Kevin Magnussen e Lance Stroll davanti alle due Sauber di Pascal Wehrelin e Marcus Ericsson.