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Con una Ferrari velocissima nei rettilinei ma in difficoltà sui tratti guidati, Sebastian Vettel non è riuscito a fare meglio del terzo posto, che gli garantirà la partenza dalla seconda fila a fianco di Max Verstappen. Il distacco da Bottas è altissimo – otto decimi – un po’ meno quello da Hamilton, ma di sicuro non dà morale ritrovarsi ancora dietro alle Mercedes, considerando inoltre che Leclerc non è andato oltre il quinto posto.
“Il divario dalle Mercedes è ampio – ha ammesso il quattro volte iridato, che ha colto il suo unico successo a Barcellona nel 2011 – e non ce lo aspettavamo così grande. Sappiamo dove perdiamo ed è nel terzo settore, un qualcosa che è diventato di più di un tallone d’Achille per noi. E dire che le sensazioni che arrivano dalla machcina non sono negative, anche se forse accusiamo un po’ troppo sottosterzo rispetto alle Mercedes. Siamo velocissimi nei rettilinei, ma nelle ultime curve perdiamo un sacco di tempo. L’ultimo settore non è lungo, ma è molto guidato ed è quindi importante per il tempo sul giro complessivo”.
Vettel continua a dirsi fiducioso e ad alludere a non meglio precisate soluzioni che potrebbero rivelarsi positive nel futuro. “Il risultato è quello che è, ma mi piace l’approccio che stiamo tenendo. Abbiamo portato qui nuovi pezzi e un nuovo motore, provando tantissime cose tra ieri e oggi. Continuiamo a sperimentare e questo mi piace, anche se i risultati non ci danno ragione. Stiamo rischiando e confido che certe soluzioni che stiamo intraprendendo ci ripagheranno. Magari non oggi e non qui a Barcellona, ma nelle prossime gare sì. Adesso dobbiamo voltare pagina e guardare a domani. Partire terzi ci dà qualche opportunità di attaccare, il passo dovrebbe essere buono alla luce di quello che abbiamo provato, quindi proveremo ad attaccare. Dopo queste qualifiche direi che sono contento, ma ovviamente non troppo”.