
Dai 19 punti di vantaggio dopo Hockehneim agli 8 punti di divario da recuperare a Rosberg. Continua l’elastico tra i piloti Mercedes, con Lewis Hamilton stavolta autore di una gara scialba, condizionata da problemi legati al surriscaldamento dei freni. Problemi che hanno afflitto entrambe le W07 Hybrid, per la verità, ma che hanno avuto un peso maggiore nel caso di Hamilton, che si trovava in scia ad altre vetture, mentre Rosberg correva senza avere nessuno davanti.
E così, mentre Rosberg dettava il ritmo, Hamilton faticava a tenere il passo di Ricciardo, fino a subire l’assalto di un combattivo Kimi Raikkonen, che ha rischiato di tagliare fuori dal podio il pilota britannico. Solo la magia del (quasi) sempre impeccabile muretto Mercedes ha poi consentito a Lewis di recuperare la terza piazza, grazie ad un pit stop anticipato rispetto al finlandese. Così, come a Monza, anche stavolta Lewis Hamilton deve ringraziare le strategie elaborate ai box che gli permettono di avere la meglio sulla Ferrari senza sopravanzarla direttamente in pista.
“Ho avuto grandi problemi ai freni – commenta Lewis Hamilton – e non ho potuto spingere come avrei voluto. Ho visto gli altri allontanarsi sempre di più, davanti a me, mentre io ero lì che provavo a trovare la maniera di far rientrare i freni nelle temperature ottimali”. Solo dopo metà gara, i guai ai freni si sono attenuati: “Dopo il secondo o terzo pit stop, all’improvviso, tutto è tornato sotto controllo. Ma, poi, nei giri finali, ho accusato ancora un po’ di surriscaldamento ai freni”.
A questo punto, si prospetta un finale di stagione all’insegna dell’incertezza. Lo stesso Hamilton, che sul podio ha voluto complimentarsi con Rosberg, ha ammesso di come siano più complicate le cose ora, rispetto a dodici mesi fa, quando, nonostante il ritiro, lasciò Marina Bay con 41 punti di vantaggio sul compagno di squadra. “Sono cambiate un bel po’ di cose – ammette Lewis Hamilton – rispetto al 2015. Ma, in fin dei conti, sono ancora qui, in piena lotta per il titolo mondiale. E questa è la cosa più importante”.

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