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Fernando Alonso, alla vigilia del GP di Russia, aveva detto che già finire la corsa sarebbe stato un ottimo risultato. Invece… la corsa dello spagnolo non è nemmeno iniziata, visto che la power unit Honda lo ha tradito durante il giro di formazione.
L’ennesima pessima figura per la casa nipponica è arrivata al termine di un altro weekend travagliato, che al venerdì ha visto Vandoorne ricevere la prima penalità per aver superato il numero massimo di componenti della power unit consentito per tutto l’anno.
“Avevo capito all’inizio del giro di formazione che qualcosa non andava“ ha spiegato Alonso. “Non c’era la giusta potenza e il team mi ha detto di intervenire sul volante per provare a recuperare l’ERS, ma non c’è stato niente da fare”.
“Così è triste. Non vorresti mai che queste cose accadano, ma quando succede non puoi farci niente“.
Alonso è rientrato ai box ed è rimasto a guardare la gara, prima di prendere l’aereo per raggiungere l’America dove riprenderà l’avventura in IndyCar. “Dobbiamo capire bene il problema: ancora non lo sappiamo con certezza, ma è chiaro che si tratta di un guasto legato alla power unit. Quest’anno non ho ancora completato una gara e oggi non ho nemmeno potuto iniziarla. Abbiamo parecchie cose da migliorare“.
Da domani, Alonso tornerà a focalizzarsi sulla IndyCar, visto che mercoledì 3 maggio è previsto il suo primo test a Indianapolis. Forse è questo il modo migliore per dimenticare le delusioni raccolte in questo suo inizio di stagione.