© Scuderia Ferrari Press Area
Aveva un’occasione d’oro per avvantaggiarsi ancora di più nei confronti del suo rivale, un Lewis Hamilton che domani partirà 13esimo per aver dovuto abortire il suo ultimo tentativo di accedere alla Q3 a causa del crash alla chicane delle piscine di Stoffel Vandoorne.
Ma nonostante tutti i suoi sforzi, alla fine si è dovuto accontentare di una seconda posizione a soli 43 millesimi dalla vetta (che equivalgono ad appena 5 centimetri di differenza sull’asfalto): ecco come sono andate le qualifiche di Sebastian Vettel, contento della prestazione del compagno di squadra Raikkonen ma deluso dalla propria, influenzata anche da qualcuno che lo ha rallentato nel momento meno opportuno.
“Il risultato ottenuto oggi dalla Ferrari è stato grandioso – ha sottolineato subito Vettel – Complimenti a Kimi, ma non sono contento di me stesso: la pole position era alla mia portata! Certo, se devo cedere la prima casella a qualcuno, sono felice di farlo in suo favore. Ma per quanto riguarda la mia performance, potevo fare di più”.
“Non so chi avessi davanti che mi ha rallentato nell’ultimo tentativo, ma lo ha fatto nel momento sbagliato – ha continuato Seb – È successo alla prima curva, quando le gomme erano fredde ed è per questo che ho pagato un distacco così ridotto sotto la bandiera a scacchi”.
“Forse… Ho preteso troppo da me stesso e dalla macchina – ha poi ammesso il ferrarista – Nel primo tentativo della Q3 sono andato largo al tornantino della ex-stazione, poi nel secondo ho fatto ancora qualche piccolo errore. Ho tentato di fare di più ma non sono riuscito a mantenere il controllo della monoposto”.
“Peccato, ma ora guardiamo avanti alla gara di domani – ha concluso il tedesco della Ferrari – Non voglio pensare alla situazione di Lewis (Hamilton), perchè entrambi dovremo dare il massimo se vogliamo vincere”.