© formula1.com
Le monoposto più prestazionali nella storia della Formula 1 affronteranno il circuito più veloce della stagione, uno dei quattro in calendario sin dal primo Mondiale nel 1950, e caratterizzato da lunghi rettilinei.
“Per il Gran Premio d’Italia avremo le stesse mescole nominate per la gara in Belgio dello scorso weekend. Quello di Monza è un tracciato storico che esalta i carichi longitudinali e dove le prestazioni del motore sono particolarmente importanti. Le monoposto attuali porteranno a velocità davvero elevate, con mescole che, a parità di nome, sono di fatto più morbide di uno step rispetto alle equivalenti del 2017. Sarà molto interessante vedere quale effetto avrà questo fattore, in una gara in cui negli ultimi anni quasi tutti i piloti hanno optato per un solo pit stop. La qualifica è tradizionalmente cruciale a Monza, anche se l’incredibile rimonta di Daniel Ricciardo nel 2017 ha dimostrato come la strategia in gara possa davvero fare la differenza. I Team hanno optato per scelte molto varie dei set disponibili per questo fine settimana, scelte che potenzialmente dimostrano diversi approcci in vista della gara“.