© Red Bull Content Pool
La Red Bull sembrava aver perso il suo smalto dopo un inizio di stagione pieno d’incognite. L’effetto Renault stava creando scompiglio nel team austriaco, tanto che Dietrich Mateschitz e Helmut Marko era quasi intenzionati a mollare la Formula 1. Arriva l’accordo con Tag Heuer che approda nel team anglo-austriaco marchiando i propulsori francesi. Ma questa è la storia di una squadra che dopo 12 gare e con un cambio al volo di pilota, riesce non solo a scavalcare la Ferrari, ma si mette prepotentemente alla caccia della Mercedes. Forse un sogno ? Intanto la Red Bull è seconda nel campionato costruttori, sorpassando così la scuderia di Maranello e proiettando Daniel Ricciardo al terzo posto nella classifica piloti a soli 65 lunghezze da Nico Rosberg.
Soddisfazione a parte, Ricciardo, ha dimostrato di non accusare il colpo dopo le super gare del compagno Max: “Sono molto soddisfatto di oggi ed è stato bello arrivare davanti ad una Mercedes. Nella prima parte della gara il ritmo non era buonissimo, poi nella seconda metà sono riuscito ad alzare il ritmo e prendere più velocità. Sono contentissimo di andare in pausa estiva con un bel podio. La strategia ha funzionato molto bene, Diciamo che con le supersoft avevo un passo migliore e questo mi ha permesso di arrivare secondo. Stare in piedi lì sul podio è la sensazione più bella del mondo.”
Max ha poi raccontato la super partenza dove è riuscito a sorprendere tutti: “Il sorpasso alla partenza non era pianificato ma appena sono arrivato in curva è scattato qualcosa in testa, c’ho provato e ha funzionato. Tutto ha funzionato finchè non ho fatto il cambio gomme.”
Max ha poi detto la sua versione sull’episodio che è costato 5 secondi di penalità al pilota tedesco della Mercedes: “Rosberg ha frenato molto tardi e per evitare l’incidente sono andato fuori, dove ho perso molto tempo. Mi ha costretto ad andare largo mettendomi in una brutta situazione.
Nella seconda parte della gara il team mi ha chiesto di far passare Daniel perché eravamo su strategie diverse; pensavo che alla fine lo avrei ripreso ma comunque gli ho dato la posizione.”
Il pilota olandese ha concluso l’intervista contento del doppio podio e consapevole del potenziale di questa Red Bull: “Alla fine avere due macchine sul podio era più importante che lottare tra noi due e magari fare un incidente. Finire con solo 10 secondi di ritardo dalla Mercedes è un buon risultato. E’ ancora troppo presto per dire quanto vicino potremo arrivare alla Mercedes. Comunque è bello fare una piccola pausa e trascorrere del tempo con la famiglia per poi essere pronti ad andare di a Spa e vedere tutti i tifosi olandesi.“