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Dall’inizio della stagione 2017, abbiamo notato una Red Bull, non partita benissimo, con i risultati attesi, sperati, soddisfacenti ancora non arrivati, per lo meno in confronto a Mercedes e la sorprendente Ferrari, e al Gp di Spagna, sul tracciato del Montmelò, che rappresenta il primo vero banco di prova per le vetture, con i primi aggiornamenti installati, le difficoltà della scuderia austriaca si sono dimostrate ancora di più.
Lo scorso anno, proprio sulla questa pista, la Red Bull terminava vittoriosa il Gp Spagna, con Max Verstappen alla sua prima vittoria in carriera da pilota di Formula 1. Quest’anno invece, si è vista una Red Bull piuttosto in ritardo rispetto alle rivali, nonostante il terzo posto ottenuta da Daniel Ricciardo e con un ritardo di 75 secondi dal vincitore Lewis Hamilton.
Dopo questo inizio non proprio felice, la scuderia anglo-austriaca sta lavorando duramente in fabbrica, per preparare al meglio le prossime sfide, trovare le soluzioni e portare una serie di sviluppi su entrambe le vetture, per cercare di riportarle al top e permettere ai piloti di finire nelle zone più soddisfacenti della classifica, e poter tornare a vincere in gara.
In vista di Monaco, una pista in cui le vetture del team austriaco di recente si sono dimostrate a loro agio, ci saranno pochi aggiornamenti. Per Montreal in occasione del Gp Canada si porterà un pacchetto per il basso carico aerodinamico che il tracciato canadese richiede.
Molta attesa invece sarà per il Gp Austria, che si terrà nel weekend dal 07 al 09 luglio. Per la gara di casa, la Red Bull infatti sta preparando degli pesanti upgrade sulla RB13, sperando allo stesso tempo che anche il motorista, la Renault possa portare aggiornamenti importanti alla power unit (che potrebbero arrivare dopo il Gp Canada o dell’Azerbaijan).
A tale riguardo, ha parlato Chris Horner: “Se riusciremo a spingere al massimo non saremo lontani da Mercedes e Ferrari. Ma a causa dell’affidabilità ancora non possiamo farlo”. Il team principal ha poi proseguito, ammettendo che con il nuovo regolamento, la Red Bull si è trovata in difficoltà, nonostante si pensasse che avrebbe potuto favorire la squadra. La difficoltà riguardano i dati del simulatore, della galleria del vento e della pista che non corrispondono. “Stiamo guardando su quali dei nostri strumenti possiamo contare e su quali non possiamo. Le gomme più larghe hanno un impatto sull’aerodinamica maggiore di quanto pensassimo”, così ha commentato il problema Horner.
Per risolvere questi problemi, come abbiamo riportato poc’anzi, si sta lavorando duramente, ed in primis Adrian Newey il progettista delle vetture Red Bull che hanno vinto negli anni passati i campionati, così ci ha spiegato Horner: “Adrian vuole che i piloti riescano a capire meglio la macchina e determinare la direzione per il futuro”.