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Lewis Hamilton vince ancora, Sebastian Vettel e Max Verstappen non sono da meno ma pagano il risultato della qualifica. Addio senza podio di Daniel Ricciardo alla Red Bull, mentre Carlos Sainz e Charles Leclerc si rendono protagonisti di qualche guizzo oltre la lotta “degli altri”. Queste le pagelle del Gran Premio di Abu Dhabi 2018.
Lewis Hamilton 10:
La sua è una gara di gestione. La sosta anticipata lo avvantaggio nei confronti degli avversari, visto il minimo degrado della gomma supersoft. Nonostante i due campionati già acquisiti non perde lucidità e demolisce, ancora una volta, Valtteri Bottas.
Sebastian Vettel 9:
Il suo tentativo di rimonta su Lewis Hamilton si rivela impossibile, ma porta a casa il massimo risultato oggi per la Rossa. Per Vettel è davvero importante ritrovare la fiducia in vista del 2019 ed una gara senza sbavature come l’ultima non può che giovare.
Max Verstappen 9:
Ancora una volta in rimonta. Dopo un’opaca qualifica ed un paio di esitazioni del motore ad inizio gara si ritrova a risalire da centro gruppo. La sua Red Bull si conferma veloce sul passo di gara, ma l’olandese ci mette del suo, anche battendo al compagno partitogli davanti.
Daniel Ricciardo 7:
Avrebbe voluto salire sul podio per dare l’addio alla Red Bull conquistando un ultimo podio, ma ancora una volta Verstappen si rivela più consistente in gara. Va detto che la strategia non l’ha di certo favorito, ma quest’anno la mancanza di fortuna per l’australiano non è di certo una novità.
Valtteri Bottas 4:
Un voto pesante perché il suo finale di stagione è preoccupante. Mentre il compagno di team continua a vincere il finlandese non riesce più a stare davanti a Red Bull e Ferrari. Fori aperti o chiusi continua a non gestisce bene le gomme ed è costretto ad un secondo stop.
Carlos Sainz 8:
Forse è passato inosservato, ma dopo qualche giro passato nel traffico il pilota Renault viaggia quasi con il ritmo dei primi, allungando il primo stint su gomma supersoft per crearsi il giusto margine per sopravanzare Leclerc (decisamente davanti a lui ad inizio gara). Un degno addio a Renault e segnali incoraggianti per la scuderia francese.
Charles Leclerc 8:
Un voto in più per l’inizio di gara, già da pilota di un top team. Ingaggia Daniel Ricciardo nel primo giro e poi sorpassa anche Kimi Raikkonen poco dopo (che cominciava ad accusare problemi). La strategia è suicida, ma riesce comunque a chiudere in settima posizione.
Sergio Perez 7:
La scarsa qualifica lo costringe a partire indietro, ma il suo ritmo è buono e gli permette di rimontare. Vani i tentativi di sorpassare Leclerc nel finale di gara: l’assetto aerodinamico da basso carico dell’Alfa Sauber non gli permette un vero attacco.
Romain Grosjean 6:
Dopo un’ottima qualifica, in gara viene subito a contatto con Hulkenberg. Mentre il pilota Renault si ribalta, Grosjean riesce a rimanere in gara, ma la sua ala anteriore danneggiata ed una strategia discutibile gli rendono complicata la gara.
Kevin Magnussen 5 ½:
Mezzo voto in meno per la qualifica disastrosa. In gara viene favorito dai vari ritiri di piloti in classifica davanti a lui. Ci si aspettano prestazioni migliori dal pilota danese.
Fernando Alonso 10:
Voto alla carriera, al suo carisma portato in pista, al suo talento, ai suoi team-radio. Del Fernando Alonso capace di lottare per le vittorie non abbiamo più riscontri da diversi anni, ma nel ristretto confronto con il compagno di team ci ha sempre dimostrato le sue potenzialità. Gracias Fernando.