© Renault Press Area
È successo tutto così in fretta che sembra quasi impossibile: dopo la ristrutturazione della Williams del mese scorso, adesso anche la Renault comincia ad avere i suoi grattacapi interni.
L’ultimo è di poche ore fa: i piani alti del reparto corse francese hanno annunciato le dimissioni volontarie di Frederic Vasseur, che lascerà il suo ruolo di team principal.
“Dopo una prima stagione mirata a risollevare il team – queste le parole del comunicato stampa ufficiale – Renault Sport Racing e Frederic Vasseur hanno deciso di comune accordo di intraprendere strade differenti. Le attività della Formula 1 continueranno ad essere gestite dal Presidente Jerome Stoll e dall’amministratore delegato Cyril Abiteboul”.
Una decisione che sottolinea i contrasti che sono cresciuti negli ultimi mesi, probabilmente per modalità differenti di pianificazione del futuro sportivo del reparto corse francese.
Entrando nei dettagli, ecco l’intervista completa all’ingegnere transalpino.
Come mai una scelta del genere a pochi mesi dalla nuova stagione?
“C’è stato un confronto subito dopo il GP di Abu Dhabi a fine 2016, ed abbiamo cercato il miglior compromesso per una buona pianificazione in relazione alle attività 2017. Alla fine ho deciso di prendermi un periodo di riposo, decisione maturata nei primi giorni di gennaio. Sono convinto che è stata la scelta giusta”.
Qual è stato il motivo?
“Semplice, una visione differente in relazione alla gestione della squadra: se si vuole lavorare bene in Formula 1, è indispensabile avere un leader che porta avanti un metodo di lavoro consolidato. Se esistono delle discrepanze, si ottengono solo dei rallentamenti nello sviluppo del team-work”.
Ha qualcosa a che fare con la politica?
“Dipende: se si tratta di relazionarsi con la FIA o la FOM, è normale perchè alla fine bisogna utilizzare lo stesso approccio che viene usato in tante altre serie, come per le gare di durata di Le Mans o simili. In realtà le ragioni sono molto più legate alla gestione del team”.
Però non deve essere stato facile lasciare un progetto del genere…
“Già, è frustrante, però ho la sensazione di aver fatto comunque un buon lavoro sotto diversi aspetti: in termini di assunzioni, di ristrutturazione della squadra e della gestione del lavoro in pista. Abbiamo fatto dei notevoli passi avanti ed è stata un bellissima esperienza poter lavorare in una vera squadra corse piena di gente professionale. Tuttavia, rimane la consapevolezza di aver assistito alla costruzione del team dalle fondamenta e di aver mollato al primo metro dell’impalcatura. Ma ormai ho preso la mia decisione”.
Quali erano gli obiettivi alla vigilia del Campionato 2017?
“Il traguardo principale era quello di tornare a lottare per le prime cinque posizione in classifica costruttori, qualcosa di realistico perchè la base è molto solida. Oggi abbiamo tante persone di talento, con buona esperienza, e la nuova monoposto sarà dotata fin dall’inizio della power unit Renault. Però è ancora difficile sapere dove potremo piazzarci con le nostre performance, perchè non conosciamo il livello dei nostri avversari. Vedremo a Barcellona con i primi test ufficiali”.
E per quanto riguarda il tuo, di futuro?
“Non me ne sto preoccupando. Mi voglio prendere un po’ di riposo, con la mia famiglia, poi vedrò il da farsi. Ho altri progetti in ballo, ma al momento voglio solo chiudere la collaborazione con la Renault. In Formula 1 ho imparato molto e se ci rimarrò… vedremo. Una cosa è certa: sono ancora un grande appassionato di corse, ed ancora di più di F1!”.