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Flavio Briatore, ex team principal di Benetton e Renault, è stato tra i primi a commentare il cambio di gestione in casa Ferrari. Il manager piemontese ritiene corretta la scelta di sostituire l’ormai ex team principal della Scuderia, Maurizio Arrivabene.
Nella giornata di ieri era trapelata dai colleghi della Gazzetta dello Sport la notizia dell’avvicendamento in casa Ferrari con la comunicazione del cambio di gestione all’interno dell team di Maranello.
Solo in serata è giunta la comunicazione ufficiale della Scuderia Ferrari, con l’addio di Maurizio Arrivabene e la sostituzione con Mattia Binotto.
I più vicini alla proprietà affermano che la scelta sia stata fatta direttamente dal presidente John Elkann, a seguito di discussioni dovute alla gestione della squadra nell’ultima stagione.
Flavio Briatore, parlando ai microfoni di Adnkronos, ha espresso la propria opinione, evidenziando come decisiva la sconfitta mondiale subita per mano della Mercedes nella scorsa stagione.
Ecco le parole di Briatore: “Quest’anno la Ferrari ha avuto le carte in regola per vincere il campionato e non lo ha fatto”.
Secondo il manager, la promozione di Mattia Binotto va letta come una sorta di premio per essere stato capace di risollevare le sorti della Ferrari dopo l’orribile mondiale del 2014.
Mattia Binotto venne promosso su volontà dell’ex presidente Sergio Marchionne, inizialmente occupandosi del reparto power unit per poi passare a quello aerodinamico, in entrambi i casi svolgendo un operato incredibile.
Il lavoro svolto con il grande passo avanti fatto dalla Ferrari in termini di prestazioni ha senza alcun dubbio portato alla decisione di cambio al vertice.
Conclude Flavio Briatore: “Quando non vinci, le cose devono cambiare e immagino che chi gestisce la scuderia di Maranello abbia pensato in questo modo”.
“Vedremo quale lavoro svolgerà come team principal, certamente non credo che avrà il duplice ruolo di direttore di squadra e direttore tecnico”.
Oscar Vargiu