«Sebastian Vettel sembra la copia identica di Michael Schumacher», un’affermazione forte quella di Maurizio Arrivabene. Il pilota tedesco della Ferrari è stato convinto a passare a Maranello, grazie a una telefonata effettuata dal Presidente Sergio Marchionne in persona, e da parte dell’assistente di Michael Schumacher, Sabine Kehm. Dopo sei anni trascorsi in Red Bull, dove si è aggiudicato quattro titoli Mondiali piloti, Sebastian Vettel aveva bisogno di aprire un nuovo capitolo della sua carriera sportiva. Un po’ in cerca di motivazioni, un po’ per la necessità di scrollarsi di dosso le insinuazioni che le sue conquiste iridate siano state dovute solo alla vettura progettata da Adrian Newey.
L’avvicinamento vero e proprio a Sebastian Vettel è avvenuto quando Fernando Alonso ha messo in discussione la possibilità di firmare il rinnovo con la Ferrari, dopo cinque stagioni trascorse a Maranello. Nonostante lo spagnolo avesse già ha deciso di cambiare aria, il Team Principal, Maurizio Arrivabene, ha sottolineato come i giochi si siano conclusi anche grazie alla collaborazione di Sabine Kehm, che conosce bene gli ambienti del Cavallino Rampante, la quale avrebbe convinto Sebastian Vettel a passare alla Ferrari.
«La Phillip Morris non è mai stata coinvolta nella scelta dei piloti, mai, ma per quanto riguarda l’ingaggio di Sebastian Vettel è andata diversamente. L’addio di Alonso ci ha catapultato in una situazione di stallo con il nome di Seb che, almeno da parte dei media, girava già da qualche tempo – ha confidato Arrivabene – La situazione non era chiara ed ecco perché abbiamo contattato ad una persona vicina a Vettel e che tra l’altro conosco molto bene anch’io, Sabine Kehm. Vettel aveva dei dubbi ma Sabine gli ha descritto quello che lei aveva vissuto durante gli anni in cui Schumacher ha corso per la Ferrari e Seb l’ha ascoltata con interesse», ha spiegato Maurizio Arrivabene, numero uno in pista della Ferrari.
Nonostante ciò, il manager bresciano ha ammesso che il tedesco non avesse preso una vera decisione fino a quando non fu direttamente Sergio Marchionne a chiamarlo: «Non era molto convinto del progetto ma dopo le parole di Sabine e la chiamata del presidente Marchionne, il tutto il è chiuso piuttosto velocemente. L’obiettivo di Seb è quello di seguire le orme di Michael: sa bene che la strada è davvero lunga ma siamo un team unito e sono convinto che cresceremo insieme».
Eleonora Ottonello
@lapisinha