È trascorsa poco più di una settimana dal giorno in cui la Federazione Internazionale ha presentato i nomi che vanno a comporre una commissione speciale il cui scopo è quello di indagare sull’incidente accaduto a Jules Bianchi, durante il Gran Premio del Giappone a Suzuka, nelle fasi finali della corsa. All’interno del gruppo di lavoro sono stati inseriti alcune delle personalità della Formula 1, come Stefano Domenicali, Ross Brawn, Alexander Wurz e al due volte iridato Emerson Fittipaldi. La commissione, guidata da Peter Wright, da anni a capo della Commissione Sicurezza della FIA, ha iniziato a lavorare sulle indagini questa settimana mentre il rapporto dettagliato verrà presentato al World Motor Sport Council che si terrà il prossimo 3 dicembre a Doha, in Quatar.
Secondo quanto hanno riportato i colleghi di Auto Motor und Sport, il gruppo di lavoro ha il compito di rispondere a dei quesiti molto precisi:
– Quando sono state mostrate le bandiere gialle?
– In quale misura i piloti hanno rallentato quando è stata esposta la doppia gialla sventolata?
– Quali messaggi radio sono stati inviati a Bianchi durante il giro prima dell’incidente?
– Quale era la velocità della vettura prima e al momento dell’impatto?
– Quali sono state le forze alle quali è stato sottoposto lo sfortunato pilota nell’incidente?
– Gli organizzatori della gara dovevano chiamare subito in pista la Safety Car?
– La gara sarebbe dovuta partire prima vista la minaccia di maltempo?
– Quanto erano pericolose le condizioni al momento dell’incidente? I soccorsi al pilota sono stati abbastanza veloci?
– Gli spazi di fuga della curva 7 sono sufficienti ed adeguati?
Proprio per condurre in modo appropriato l’indagine, verranno ascoltati nuovi testimoni, visionati ancora i filmati e ulteriormente analizzati tutti i dati relativi alla telemetria. Tutto il materiale è ovviamente top secret ma il corrispondente di Autosprint, Alberto Antonini, ha sottolineato che la commissione starebbe indagando sul sistema Brake-by-wire montato sulla Marussia del pilota francese, per capire se c’è stato qualche malfunzionamento del dispositivo che va a bilanciare la forza frenante sull’asse posteriore.