A seguito del tremendo incidente avvenuto a Jules Bianchi in occasione del Gran Premio del Giappone, tante sono state le voci e le polemiche che si sono susseguite nei momenti successivi. La gara di Suzuka per tutti è finita al 44esimo giro quando la Marussia del francese si è schiantata contro la gru che stava rimuovendo al Sauber di Sutil, uscito nel medesimo posto, due giri prima. Un impatto terribile che ha spinto la direzione gara a sospendere anticipatamente il Gran Premio. Appena terminata la corsa, Jacques Villenueve, famoso per essere uno che non fa troppi giri di parole, ai microfoni di Sky Sport F1, non si è risparmiato imputando ogni responsabilità del drammatico incidente di Bianchi alla direzione gara: «L’incidente di Jules non si sarebbe verificato se in pista fosse entrata subito la Safety Car – ha raccontato Villeneuve – È impensabile che una monoposto in corsa si schianti contro un mezzo di soccorso. C’era la pioggia a rendere le condizioni della pista ancora più difficili per i piloti, per cui era importante agire subito».
Per tanti motivi Charlie Whiting è finito nell’occhio del ciclone. Addetti ai lavori e tifosi, non si sono spiegati bene il perché del grossolano ritardo dell’ingresso in pista della Safety Car dopo l’incidente di Sutil, situazione che forse poteva evitare l’incidente occorso a Bianchi. Eppure, di differente avviso è Niki Lauda. L’austriaco, a differenza di Villeneuve ha escluso dalle colpe la direzione gara: «Credo che le decisioni prese da Charlie Whiting siano state buone, non è facile decidere in certi frangenti e penso che lui non abbia alcuna colpa. Sono dell’opinione che siano state rispettate tutte le misure di sicurezza possibili: al momento dell’incidente di Bianchi non c’era troppa acqua in pista, è stata sfortuna. Speriamo che Jules non sia così grave come si legge», ha concluso Lauda.